Altri interventi ferroviari per la Calabria

Altri interventi ferroviari

Un piano complessivo per la mobilità ferroviaria in Calabria

Altri interventi fondamentali

Stacks Image 20

Linea Reggio-Bari via Paola, Sibari

La nuova linea non necessiterebbe di alcun investimento in quanto consisterebbe semplicemente nell'indirizzamento del treno di provenienza da Taranto per Sibari verso Paola e poi per la linea tirrenica completamente su linea elettrica, tanto da consentire il transito anche a treni AV. Ciò al contrario di ora che il collegamento Reggio Calabria-Taranto viene realizzato nel caso migliore con mezzi diesel sulla direttrice Jonica, se non addirittura con pullman.
La soluzione non pregiudicherebbe la situazione del versante Jonico che potrebbe cambiare a Sibari tanto per dirigersi verso sud che verso la Puglia.

Il collegamento Jonico

Un tema che sta particolarmente a cuore a chi pensa allo sviluppo della Calabria è certamente l'apertura ferroviaria anche della ferrovia Jonica verso la Puglia e da lì verso l'Adriatico.
Al contrario dell'intervento precedente a costo zero, questo avrebbe costi rilevanti, ma lo si indica per completezza.
Oltre ai collegamenti tirrenici delle direttrici per Roma e Milano, sarebbe infatti possibile realizzare una linea ad Alta Velocità sul settore Jonico per collegarsi con la linea Adriatica a Bari e la Linea AV in corso di realizzazione per Napoli, e servire anche Matera, come da immagine a fianco.
Così si aprirebbe il territorio verso nord-est, così da permettere numerose tratte; a titolo esemplificativo:
  • Reggio-Paola-Sibari-Bari-Bologna
  • Reggio-Catanzaro-Sibari-Bari-Napoli-Roma
  • Catanzaro-Sibari-Matera-Bari

  • Perché ciò avvenga occorrerebbe realizzare due importanti varianti:
  • Tunnel di base Catanzaro-Cassano allo Jonio, lasciando la linea panoramica attuale per raggiungere Crotone in modo analogo a come avviene sulla Costa degli Dei con la Direttissima. Tale linea avrebbe una stazione intermedia profonda a San Giovanni In Fiore che permetterebbe di accedere al Trenino della Sila e raggiungere quindi i centri montani Silani come Camigliatello e Moccone.
  • Tunnel di base Sibari-Bari, che salterebbe Taranto per raggiungere direttamente Bari e l'Adriatica.

  • La nuova linea permetterebbe finalmente di raggiungere anche Matera e potrebbe utilizzare il sedime della corrente tratta Matera-Bari delle Appulolucane, scambiando inoltre a Ferrandina con la linea Salerno-Taranto via Potenza. In tal modo si renderebbe peraltro Corigliano e Sibari snodi fondamentali per la mobilità Calabrese e Lucana, forse anche superiori a Lamezia e Paola, al contrario di quanto succede ora con come banale terminale per la direttrice a zig zag per Bolzano.

    Stacks Image 34

    Il Ponte di Messina

    Non può mancare naturalmente un riferimento al Ponte di Messina come necessario sbocco verso sud per la rete ferroviaria e stradale Calabrese da affiancare a quelli verso nord per la Campania e la Puglia, il solo primo già realizzato.
    Come sappiamo, se ne parla ormai da mezzo secolo, ma non si è mai riusciti a quagliare, sempre fermandosi a stime statiche col trasporto attuale garantito da lenti traghetti per valutare le aspettative di utilizzo a infrastruttura realizzata.
    Un ragionamento
    Pontiano ante-litteram.
    Auspichiamo che le particolari condizioni attuali possono favorirne la realizzazione, che ovviamente avrebbe effetti notevoli tanto sullo sviluppo della Sicilia che della Calabria, a partire, finalmente, dalla possibilità di far arrivare in Calabria la
    AV reale.

    Stacks Image 55

    Elettrificazione

    Risulta davvero inaccettabile come ancora la maggior parte dei percorsi ferroviari calabresi siano privi di linea aerea. Ciò costringe la maggior parte dei passeggeri a percorrere lunghi tratti al puzzo del motore diesel e al rumore continuo. Tale in effetti la situazione del tratto Jonico. È vero che si sta provvedendo all'elettrificazione, ma ciò avviene in tempi davvero biblici. Il percorso che si sta elettrificando è quello lunghissimo attuale. Nonostante l'inefficienza, i centri maggiori sono sulla costa è quindi il lavoro è indispensabile. Ciò sarebbe anche utile per collegare i centri costieri ai centri in quota con funivie e funicolari, come sarebbe il caso per Gerace. Ciò sarebbe quindi opportuno, anche se si provvedesse alla realizzazione dell'intervento presente in alto in questa stessa pagina.
    Attualmente del tutto inevasa invece la fondamentale linea tra i
    due mari che congiunge i centri di Lamezia e Catanzaro. Essa viene ancora effettuata con rumorosissime littorine a diesel. Ciò ovviamente non invoglia alcun passeggero a preferirla ai relativamente più comodi pullman, così rafforzando il pregiudizio a favore della gomma.

    Stacks Image 83

    La linea delle Gioie

    Del tutto assurdo come sia stato abbandonato il collegamento tra i due mari meridionale. Ciò costringe i cittadini del basso Jonico e Tirreno a dover utilizzare il collegamento a nord Lamezia-Catanzaro o Reggio Calabria per poter transitare sulla costa opposta. Ciò lascia anche i centri della piana di Gioia Tauro senza alcun collegamento ferroviario. Significativo il fatto che l'ex presidente FF Nino Spirlì ogni giorno dovesse venire in auto facendo un giro assurdo da Taurianova alla Cittadella. Al completamento degli interventi la linea gli avrebbe permesso invece di raggiungere Gioia Tauro e da lì Catanzaro sulla Jonica in poche decine di minuti. E ciò in modo del tutto sostenibile.
    La linea partirebbe dal
    porto di Gioia Tauro. Scambierebbe con la linea tirrenica meridionale. Fermerebbe a San Martino di Taurianova, Taurianova, Cittanova, Gioiosa Jonica e terminerebbe a Marina di Gioiosa Jonica. Lo scambio con la linea Jonica avverrebbe presso la stazione terminale a Gioiosa Jonica.

    Stacks Image 95

    La linea AV Tirrenica: sezione Vibonese

    È in corso di pianificazione il nuovo tracciato AV per il settore Tirrenico Salerno-Reggio Calabria. Naturale non si possa pensare di poter far transitare ad alta velocità treni sulla salita che porta de Eccellente a Vibo-Pizzo e poi giù fino a Rosarno. Il progetto contempla quindi una linea profonda che dalla stazione Pizzo Angitola si ingrotti fino a Rosarno. La vecchia linea continuerà a servire Pizzo Nazionale, Vibo Valentia e Mileto.

    Noi e alcuni partner selezionati utilizziamo cookie per memorizzare informazione assolutamente anonime per registrare le vostre visite e facilitare l'accesso al sito.
    Può acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie accettando questa informativa, oppure cliccare indietro sul browser, in caso contrario.