La mobilità sostenibile in Calabria
Per mobilità sostenibile si intende la possibilità di muoversi da un luogo ad un altro senza creare rifiuti e consumare risorse esauribili, tanto in modo attuale che potenziale.
Ovvio che guidare un'auto a combustibile fossile consumi risorse non rinnovabili e produca il famigerato biossido di carbonio a cui viene attribuito l'effetto serra, ma anche mezzi elettrici a batteria presentano problemi essenzialmente per due motivi:
Il progetto di buon senso di queste pagine presenta in effetti un programma di sviluppo della Calabria basato sulle infrastrutture sostenibili, quale tavolozza progressiva che possa essere utilizzata da amministratori illuminati e da maestranze che siano competenti e motivate.
Ciò si trova in linea con il piano europeo per la decarbonizzazione entro il 2050 e per contrastare le lobby delle aziende, più o meno colluse, dedicate alle strade, quali fornitori di bitume e/o di petrolio - sul blog sono raccolti gli interventi più rilevanti della magistratura sul tema - e ai pullman, su cui invece la magistratura non ha ancora focalizzato il suo interesse, che rischiano di raccogliere su di loro e sui percorsi stradali ogni finanziamento.
La situazione costituisce quindi uno stridente contrasto col progetto di sviluppo sostenibile europeo, oltre a fornire un servizio per il trasporto pubblico su gomma costosissimo per la collettività, ma assolutamente scadente in termini di servizio, con poche ore al giorno di attività e percorsi assai limitati.
Il progetto parte dall'ovvia ipotesi che, perché una qualsiasi risorsa, sia essa un'attrazione culturale, religiosa o di altro tipo, una città costiera, un borgo ecc., possa essere valorizzata, occorre che sia facilmente raggiungibile dal grande pubblico internazionale.
Ciò non è ovviamente possibile se esclusivamente raggiungibile mediante auto personali che restringono l'accesso a chi già conosce la località e dispone di un mezzo di locomozione proprio, così che ci possa arrivare autonomamente!
Tale situazione preclude l'accesso ai giovani, agli anziani, a chi non dispone di auto per scelta o per necessità, oltre all'estremamente più larga fascia di coloro che, altrove, si lasciano guidare dalle infrastrutture disponibili, assumendo li portino nei luoghi più interessanti della località che stanno visitando.
Ma il viaggio in treno in Calabria, anche supponendo riescano a utilizzarlo, li lascia al contrario estremamente perplessi, magari venendosi a trovare tra i mandarini di Germaneto a Catanzaro, gli scogli di Pizzo, i territori sperduti di Vibo-Pizzo o le zone degradate di Vaglio Lise a Cosenza.
Questo avviene nonostante la Calabria goda di immense possibilità di sviluppo, tanto riguardo le località turistiche presenti, quanto riguardo progetti che potrebbero creare un'offerta turistica integrata, che non può naturalmente essere ridotta allo stendersi sulla spiaggia nelle località marittime ad Agosto, o fare infiniti viaggi in auto per poi passeggiare per qualche minuto in un borgo di montagna, quanto la possibilità di offrire un Buen Ritiro invernale per anziani di tutto il mondo che desiderino godere del clima temperato della Calabria, così come per lavoratori in Smart Working che desiderino lavorare in un clima e condizioni economiche più propizie rispetto le città del nord.
Per non parlare di quanti vogliano passare qualche giorno invernale in un ambiente piacevole, magari provenendo da luoghi sotto la neve.
Tutto ciò reso impossibile dall'impossibilità di arrivarci e muoversi coi mezzi pubblici.
Ovvio che guidare un'auto a combustibile fossile consumi risorse non rinnovabili e produca il famigerato biossido di carbonio a cui viene attribuito l'effetto serra, ma anche mezzi elettrici a batteria presentano problemi essenzialmente per due motivi:
- Il primo, ovvio, e che si applica a qualsiasi tipo di propulsione elettrica o a idrogeno, è che se l'energia utilizzata proviene da combustibili fossili, abbiamo semplicemente spostato il problema dal mezzo in movimento ai sistemi di produzione di elettricità o idrogeno sul territorio.
- Il secondo, meno ovvio e che riguarda solo i mezzi svincolati dall'alimentazione - la sola eccezione essendo i treni con linea area, le metro i tram e i filobus - è che tanto le batterie ordinarie che le celle a combustibile dei motori a idrogeno hanno un tempo massimo di utilizzo, dopo di cui diventano esse stesse uno scarto e per giunta di difficile smaltimento.
- Il terzo, ineliminabile per i mezzi su gomma, è il particolato diffuso nell'atmosfera dal consumo dei pneumatici, oltre naturalmente al loro smaltimento, che non tiene conto del mezzo di propulsione.
Il progetto di buon senso di queste pagine presenta in effetti un programma di sviluppo della Calabria basato sulle infrastrutture sostenibili, quale tavolozza progressiva che possa essere utilizzata da amministratori illuminati e da maestranze che siano competenti e motivate.
Ciò si trova in linea con il piano europeo per la decarbonizzazione entro il 2050 e per contrastare le lobby delle aziende, più o meno colluse, dedicate alle strade, quali fornitori di bitume e/o di petrolio - sul blog sono raccolti gli interventi più rilevanti della magistratura sul tema - e ai pullman, su cui invece la magistratura non ha ancora focalizzato il suo interesse, che rischiano di raccogliere su di loro e sui percorsi stradali ogni finanziamento.
La situazione costituisce quindi uno stridente contrasto col progetto di sviluppo sostenibile europeo, oltre a fornire un servizio per il trasporto pubblico su gomma costosissimo per la collettività, ma assolutamente scadente in termini di servizio, con poche ore al giorno di attività e percorsi assai limitati.
Il progetto parte dall'ovvia ipotesi che, perché una qualsiasi risorsa, sia essa un'attrazione culturale, religiosa o di altro tipo, una città costiera, un borgo ecc., possa essere valorizzata, occorre che sia facilmente raggiungibile dal grande pubblico internazionale.
Ciò non è ovviamente possibile se esclusivamente raggiungibile mediante auto personali che restringono l'accesso a chi già conosce la località e dispone di un mezzo di locomozione proprio, così che ci possa arrivare autonomamente!
Tale situazione preclude l'accesso ai giovani, agli anziani, a chi non dispone di auto per scelta o per necessità, oltre all'estremamente più larga fascia di coloro che, altrove, si lasciano guidare dalle infrastrutture disponibili, assumendo li portino nei luoghi più interessanti della località che stanno visitando.
Ma il viaggio in treno in Calabria, anche supponendo riescano a utilizzarlo, li lascia al contrario estremamente perplessi, magari venendosi a trovare tra i mandarini di Germaneto a Catanzaro, gli scogli di Pizzo, i territori sperduti di Vibo-Pizzo o le zone degradate di Vaglio Lise a Cosenza.
Questo avviene nonostante la Calabria goda di immense possibilità di sviluppo, tanto riguardo le località turistiche presenti, quanto riguardo progetti che potrebbero creare un'offerta turistica integrata, che non può naturalmente essere ridotta allo stendersi sulla spiaggia nelle località marittime ad Agosto, o fare infiniti viaggi in auto per poi passeggiare per qualche minuto in un borgo di montagna, quanto la possibilità di offrire un Buen Ritiro invernale per anziani di tutto il mondo che desiderino godere del clima temperato della Calabria, così come per lavoratori in Smart Working che desiderino lavorare in un clima e condizioni economiche più propizie rispetto le città del nord.
Per non parlare di quanti vogliano passare qualche giorno invernale in un ambiente piacevole, magari provenendo da luoghi sotto la neve.
Tutto ciò reso impossibile dall'impossibilità di arrivarci e muoversi coi mezzi pubblici.
Approfondimenti
fig. 1 - Progetto di stazione a forma di conchiglia socchiusa - che potrebbe essere utilizzato anche per la riqualificazione delle stazioni presenti ed efficienti come quella di Tropea
funicolareangitola/
funiviafiladelfiapolia/
funiviafiladelfiacuringa/
funiviapoliasanvito/
funiviapopilia/
funicolaresansebastiano/
funicolaresansebastiano/
funicolarevibo/
tramvibo/
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Le condizioni storiche alla base della fatiscente mobilità sostenibile in Calabria
Le circostanze storiche, come le incursioni saracene, hanno fatto sì che la maggior parte degli abitati Calabresi si trovi tuttora in quota. Ciò, insieme all'orografia della regione, ha presentato numerosi problemi per chi abbia voluto realizzare le sue infrastrutture ferroviarie, a differenza, ad esempio, della ugualmente montuosa Svizzera, i cui centri si trovano invece nelle valli. La risposta offerta è stata essenzialmente di due tipi:
Ciò ha fatto seguito alla costruzione di strade a relativamente ampia capacità, per quanto anche loro necessitanti di continua manutenzione, tanto per la particolare caratterizzazione del territorio, quanto per la sorta di obsolescenza programmata applicata dai costruttori alle strade realizzate per avere sempre lavoro e continui soldi da percepire dalle casse pubbliche, cosa che ha determinato la costituzione di potenti lobby del bitume e della manutenzioni delle strade, in grado di condizionare la politica per rendere la situazione permanente e ampiamente fruttuosa, per loro, ovviamente.
Sul blog quanto a questo proposito è stato scoperto dalla magistratura nella provincia di Vibo.
Così solo le ferrovie di base sono state lasciate in attività, e hanno continuato a non servire la maggior parte delle destinazioni.
Peraltro non si è nemmeno provato a servire centri che erano già attraversati, come ad esempio Pizzo, mediante la realizzazioni di nuove stazioni, come quelle di questo progetto.
Il combinato disposto ha naturalmente disaffezionato la maggior parte dei cittadini Calabresi dalle infrastrutture ferroviarie, tanto da farle percepire inutili a vantaggio delle proprie automobili, e per molti persino invisibili.
Ovviamente non hanno questa opzione i turisti nazionali e internazionali, che preferiscono conseguentemente frequentare altre località meglio servite a grave danno dell'economia Calabrese e Nazionale.
Cambiare questa situazione non è facile: limitarsi a riaprire altre stazioni nel nulla come Francavilla Angitola-Filadelfia oppure quella in prossimità dell'istituto Nautico su Via Prangi per risparmiare lavoro rispetto una nuova ubicazione maggiormente propizia, non farà che rafforzare l'ostilità dei Calabresi per il treno: scomodo, costoso e che necessita per giunta di un viaggio in auto per prenderlo!
Eppure esempi di stazioni 'sfortunate' ce ne sono a bizzeffe: da Catanzaro a Cosenza, a Vibo-Pizzo, a Mileto, alla stessa attuale stazione di Pizzo, e non si comprende come mai la politica non abbia ancora compreso la lezione!
Eppure un pervasivo servizio ferroviario per raggiungere le località costiere, accessoriato con funivie, funicolari e stazioni ipogee per servire i centri in quota, sulla base di quello dettagliato in queste pagine, sarebbe in grado di far cambiar paradigma per sempre alla Calabria dal punto di vista del turismo, del commercio e dell'occupazione.
- Ferrovie veloci di valle con stazioni lontane dei centri abitati
- Ferrovie lente a scartamento ridotto che arrivavano invece vicino ai centri abitati
Ciò ha fatto seguito alla costruzione di strade a relativamente ampia capacità, per quanto anche loro necessitanti di continua manutenzione, tanto per la particolare caratterizzazione del territorio, quanto per la sorta di obsolescenza programmata applicata dai costruttori alle strade realizzate per avere sempre lavoro e continui soldi da percepire dalle casse pubbliche, cosa che ha determinato la costituzione di potenti lobby del bitume e della manutenzioni delle strade, in grado di condizionare la politica per rendere la situazione permanente e ampiamente fruttuosa, per loro, ovviamente.
Sul blog quanto a questo proposito è stato scoperto dalla magistratura nella provincia di Vibo.
Così solo le ferrovie di base sono state lasciate in attività, e hanno continuato a non servire la maggior parte delle destinazioni.
Peraltro non si è nemmeno provato a servire centri che erano già attraversati, come ad esempio Pizzo, mediante la realizzazioni di nuove stazioni, come quelle di questo progetto.
Il combinato disposto ha naturalmente disaffezionato la maggior parte dei cittadini Calabresi dalle infrastrutture ferroviarie, tanto da farle percepire inutili a vantaggio delle proprie automobili, e per molti persino invisibili.
Ovviamente non hanno questa opzione i turisti nazionali e internazionali, che preferiscono conseguentemente frequentare altre località meglio servite a grave danno dell'economia Calabrese e Nazionale.
Cambiare questa situazione non è facile: limitarsi a riaprire altre stazioni nel nulla come Francavilla Angitola-Filadelfia oppure quella in prossimità dell'istituto Nautico su Via Prangi per risparmiare lavoro rispetto una nuova ubicazione maggiormente propizia, non farà che rafforzare l'ostilità dei Calabresi per il treno: scomodo, costoso e che necessita per giunta di un viaggio in auto per prenderlo!
Eppure esempi di stazioni 'sfortunate' ce ne sono a bizzeffe: da Catanzaro a Cosenza, a Vibo-Pizzo, a Mileto, alla stessa attuale stazione di Pizzo, e non si comprende come mai la politica non abbia ancora compreso la lezione!
Eppure un pervasivo servizio ferroviario per raggiungere le località costiere, accessoriato con funivie, funicolari e stazioni ipogee per servire i centri in quota, sulla base di quello dettagliato in queste pagine, sarebbe in grado di far cambiar paradigma per sempre alla Calabria dal punto di vista del turismo, del commercio e dell'occupazione.
La linea Tirrena Inferiore costiera nel tratto tra Lamezia e Rosarno è stata realizzata alla fine del diciannovesimo secolo, insieme col resto del percorso Battipaglia-Reggio Calabria, essenzialmente per il trasporto merci, quando ancora il turismo di massa non si era per nulla sviluppato, e non è stata mai più da allora potenziata, nonostante i cambiamenti che in questo secolo e mezzo sono intercorsi nella società, nel turismo e nella cultura, se non per la chiusura di alcune stazioni veramente obsolete.
Poi nel 1972, all’attivazione della via Direttissima per Mileto a due binari, la rete FS ha realizzato uno sbinamento alla stazione Eccellente a sud di Lamezia con la vecchia linea a binario singolo via Tropea che continua a esercitare servizio lungo la costa, probabilmente a causa del pessimo stato delle strade che ha prevenuto la sua sostituzione con pullman, quale pratica comune in Calabria.
La vecchia linea, fortunosamente sopravvissuta, potrebbe agevolmente svolgere servizio di trasporto locale di tipo metropolitano per tutto il territorio della Costa degli Dei per creare una Metropolitana del Mare.
Purtroppo però numerosi centri attraversati da questa linea sono privi di stazioni o con queste collocate in posizione molto decentrata.
Tra questi risulta particolarmente scottante la situazione di Pizzo, che ha una sola stazione ben al di là del centro abitato in prossimità di Vibo Marina. E ancora più scottante è la situazione di Pizzo Marinella dotata di numerosi esercizi turistici su di un mare incantevole e un discreto bacino di utenze, che naturalmente si moltiplica nel periodo estivo, percorsa per tutta la sua estensione dal treno costiero, senza che esso svolga fermate.
Poi nel 1972, all’attivazione della via Direttissima per Mileto a due binari, la rete FS ha realizzato uno sbinamento alla stazione Eccellente a sud di Lamezia con la vecchia linea a binario singolo via Tropea che continua a esercitare servizio lungo la costa, probabilmente a causa del pessimo stato delle strade che ha prevenuto la sua sostituzione con pullman, quale pratica comune in Calabria.
La vecchia linea, fortunosamente sopravvissuta, potrebbe agevolmente svolgere servizio di trasporto locale di tipo metropolitano per tutto il territorio della Costa degli Dei per creare una Metropolitana del Mare.
Purtroppo però numerosi centri attraversati da questa linea sono privi di stazioni o con queste collocate in posizione molto decentrata.
Tra questi risulta particolarmente scottante la situazione di Pizzo, che ha una sola stazione ben al di là del centro abitato in prossimità di Vibo Marina. E ancora più scottante è la situazione di Pizzo Marinella dotata di numerosi esercizi turistici su di un mare incantevole e un discreto bacino di utenze, che naturalmente si moltiplica nel periodo estivo, percorsa per tutta la sua estensione dal treno costiero, senza che esso svolga fermate.
Il progetto è accessoriato da un numero di nuove infrastrutture complete e stazioni accessorie che potranno integrarsi con le stazioni qui presentate o sviluppare quelle già presenti:
Il sito presenta inoltre alcune altre pagine di ulteriore approfondimento, qui riferite:
- Percorsi Possibili: i nuovi percorsi su mezzi pubblici resi possibili nel Vibonese al completamento degli interventi.
- Distretto turistico: l'insieme delle attrazioni che potrebbero essere distribuite presso le stazioni per un'esperienza turistica integrata, allorché la linea sarà diventata una Metropolitana del Mare.
- Una costa senza auto: un rendering della trasformazione dei parcheggi in giardini, allorché sarà possibile arrivare nella città di Pizzo e muoversi all'interno di essa col treno.
- Il sistema ad Hub Intermodali: il progetto che presente il sistema a Hub e Spoke integrato per il settore sanitario, formativo e infrastrutturale per l'intero territorio regionale.
- Progetto complessivo per la Calabria: il progetto complessivo per la mobilità sostenibile in Calabria, con speciale riferimento al settore Jonico e al collegamento tra i due mari.
- Schema progressivo interventi e costi: la lista degli interventi in forma di suggerita progressiva realizzazione con informazioni accessorie.
- Lobbying: la sequenza di interazioni col piano politico, amministrativo e giornalistico per il sostengo del progetto.
- Dossier: l'insieme dei documenti di corredo al progetto scaricabili liberamente.
- Blog: un blog con le notizie e gli eventi collegati al progetto
fig. 2 - La mappa sinottica complessiva degli interventi
Stazioni | Infrastrutture | Servizi | Interventi | Binario |
Lamezia Aeroporto FS | Stazione di testa linee Catanzaro, Cosenza e Rosarno via Tropea, Aeroporto di Lamezia | Doppio | ||
Lamezia FS | Stazione transito treni a lunga percorrenza e per Catanzaro, Cosenza e Rosarno via Tropea | Città di S.Eufemia | Doppio | |
Acconia FS | Paese | Riattivazione e collocazione sul ponte sulla SP 114 | Doppio | |
Eccellente FS | Scambio con linea direttissima. Termine pista ciclabile vibonese. | Riattivazione | Doppio | |
Pizzo Colamaio | Villaggi turistici, gelateria, spiagge | Doppio | ||
Pizzo Angitola FS | Bus lunga percorrenza, Funicolare Francavilla-Filadelfia, porticciolo turistico, uscita autostradale A2 | Stalli bus locali e a lunga percorrenza, parcheggio di scambio automobile-bus-treno, rotatoria stradale Angitola. | Doppio | |
Pizzo Marinella FS | Funivia Popilia | Quartiere Marinella, spiagge | Doppio | |
Pizzo Nautico FS | Istituto nautico, campo sportivo, spiaggia | Doppio | ||
Pizzo Piedigrotta FS | Apette Calessino | Chiesetta di piedigrotta, quartiere Cassiopea, spiaggia | Singolo | |
Pizzo San Francesco FS | Funicolare San Sebastiano | Chiesa omonima, Via San Francesco, Via Nazionale | Singolo | |
Pizzo Repubblica FS | Pizzo centro, Marina, spiaggia | Singolo | ||
Pizzo Sud (ex Pizzo Calabro) FS | Spiaggia | Doppio | ||
Vibo Porto FS | Porto, Funicolare Vibo Valentia | Quartiere di Vibo Marina centro | Presso via S. Anna | Doppio |
Vibo Marina FS | Quartiere di Vibo Marina Sud | Doppio | ||
Bivona FS | Centro residenziale, spiagge | Doppio | ||
Porto Salvo Marina FS | Spiagge, città | Doppio | ||
Briatico FS | Spiagge, città | Arretramento al centro del paese in prossimità dell'aggrottamento su Via Lungomare. | Doppio | |
S. Irene FS | Spiaggia di S.Irene e resort turistico | In corrispondenza di Contrada S.Irene. | Doppio | |
Zambrone FS | Spiagge, città | Avanzamento alla traversa di Via del Mare | Doppio | |
Parghelia FS | Spiagge, città | Avanzamento verso il centro della città | Doppio | |
Tropea FS | Spiagge, città | Navetta per il centro in concorrenza con arrivo e partenza dei treni. | Doppio | |
Santa Domenica di Ricadi FS | Spiagge, città | Arretramento al centro della città | Doppio | |
Ricadi FS | Spiagge, città | Arretramento in prossimità della SP 22 | Doppio | |
Santa Maria di Ricadi FS | Contrada, spiagge | Singolo | ||
Coccorino FS | Spiagge, città | Riapertura o nuova stazione da collocare in sotterranea con uscite verso il mare e la città. | Singolo | |
Joppolo FS | Funivia Monte Poro | Spiagge, città | Doppio | |
Nicotera FS | Funicolare per Nicotera Centro e Nicotera Marina | Paese, Spiaggia | Doppio | |
Rosarno FS | Stazione treni a lunga percorrenza | Città di Rosarno | Doppio |
Sono riportate in nero le stazioni già presenti, di cui al massimo si suggerisce una ricollocazione nelle vicinanze o un secondo accesso, e in rosso quelle attualmente non presenti e suggerite, che in alcuni casi permettono di accedere a pagine descrittive.