Rinascita Scott, gli affari dei fratelli D'Amico e l'amicizia con i Giamborino nella deposizione di Mantella
https://www.lacnews24.it/cronaca/rinascita-scott-gli-affari-dei-fratelli-d-amico-e-l-amicizia-con-i-giamborino-nella-deposizione-di-mantella_137476/
"Rinascita-Scott", il pentito Mantella: "Lungo A3, in ogni Comune, c'era locale di 'ndrangheta"
'Lo ha dichiarato il collaboratore di giustizia Andrea Mantella nel corso dell'udienza del processo "Rinascita-Scott" di oggi. Mantella ha continuato a parlare di estorsioni e di imprenditori considerati vicini alle cosche. Infatti, il pentito ha sostenuto che l'imprenditore Giuseppe Prestanicola "è di origine mafiosa, vicinissimo ai Vallelunga e ai Mancuso".'
https://ildispaccio.it/calabria/272849-rinascita-scott-il-pentito-mantella-lungo-a3-in-ogni-comune-c-era-locale-di-ndrangheta
Responsabilità giudiziarie che si estendono per il cugino di Solano
Abbiamo già detto questa mattina come non dovrebbe essere la magistratura a sancire quando dei comportamenti come quelli di Solano non sono accettabili, ma se non si manifesta un atto di indignazione da parte dei cittadini che sono stati espropriati della rappresentanza da parte di soggetti come il cugino D'Amico che vengono considerati integrali alla 'ndrangheta, davvero non vedo un'altra opzione per risolvere l'indecente questione a cui tutti i cittadini Vibonesi sono sottoposti!
Di lato possiamo osservare come non a tutti sia andata male come a Pino d'Amico riguardo le strade, con l'ingrata elemosina promessa dal cugino Solano di 6000€ per la sua stradina, successivamente (per evitare querele) all'importante supporto elettorale ricevuto.
Infatti si legge del ben più furbo Andrea Mantella:
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Rinascita Scott, tre politici e un ex magistrato accusati dal pentito Mantella
Inchiesta petroli sulla provincia di Vibo
Ricordiamo come sia stato sempre ribadito dalla stessa provincia la priorità del trasporto su gomma rispetto ogni altra forma di trasporto, a partire da Francesco Artusa, uno dei più vocali sostenitori degli interventi sulle strade, che lo ha portato a sostenere che dovessero ripararsi tutti i 900 chilometri di strade calabresi prima di potersi occuparsi di ferrovie: cosa che avrebbe con molte probabilità trovato tutti noi morti di vecchiaia!
Ciò non può non dare da pensare, per quanto ovviamente nessuno dei membri del consiglio provinciale o dell'amministrazione sia stato per il momento oggetto di provvedimenti giudiziari.
Altri articoli a:
https://calabria.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2021/04/10/vibo-il-mondo-di-mezzo-dei-damico-cerniera-tra-il-boss-e-la-societa-civile-8a9c8ea5-fc97-4bb7-b2f2-9405cd84b9c5/?fbclid=IwAR089db_10CQgdvYcw2LfnAqJfMxjvJ0nKPTHYu4Mk5ouTJVF0j3hAPTmHw
https://www.ilvizzarro.it/apertura/dal-vino-al-sindaco-al-voto-fotografato-le-provinciali-finiscono-nell-inchiesta-sulle-petrolmafie.html?fbclid=IwAR2EnRFrnf06ZkydC9oIAXKVPlKN1dDyoYUDmR1J4FOKTJNGohENdbj2dlM
https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/12/atteggiamenti-disdicevoli-solano-spieghi-tutto/
https://www.ilvibonese.it/cronaca/99665-presidente-provincia-vibo-solano-damico-dda-gratteri-catanzaro-inchiesta-mancuso/
interessante come l'articolo termini con: E le “sorprese” non finiscono qui.
https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/08/rinascita-2-i-fratelli-damico-dalle-ditte-compiacenti-ai-piscopisani-a-espressione-imprenditoriale-dei-mancuso/
https://www.zoom24.it/2021/04/12/petrolmafie-lopposizione-al-comune-di-stefanaconi-solano-faccia-chiarezza-in-consiglio/
e il particolarmente rilevante articolo a:
https://www.zoom24.it/2021/04/10/inchiesta-petrolmafie-damico-e-i-voti-raccolti-per-salvatore-solano/
da cui questo brano:
In seguito lo stesso d’Amico informava il cugino “che nell’immediato futuro la sua azienda si sarebbe occupata di forniture di bitume, proponendosi per delle forniture in favore della Provincia”. Circa 7 mesi dopo, a luglio 2019, i due cugini si incontrano e, tra gli argomenti toccati, “c’era anche quello inerente alcuni lavori di rifacimento di una strada a San Cono, frazione di Cessaniti, per i quali Solano dava sostanzialmente incarico al D’Amico”. Solano chiariva che la Provincia non disponeva dei fondi per eseguire un “lavoro come si deve”. Per le note difficoltà economiche della Provincia, Solano chiedeva quindi al cugino “una stima volumetrica del materiale da posare, proponendo poi, con l’evidente fine di risparmiare sulla spesa, di assottigliare lo spessore del materiale posato”, eventualità però “esclusa dal D’amico”. Il costo del lavoro, riferisce D’Amico, era di 6mila euro.
Da quello che si legge sembra che il cugino fosse più giudizioso dello stesso Solano, il quale voleva evidentemente strade che si rompessero dopo poco, si immagina, senza dover essere precisi e rischiare querele, con quale intendimento…
Ma come era per le mie stime chiaroveggenti, sempre di bitume di strade si tratta che, se si manda la gente sui treni, ovviamente serve meno.
Qui l'articolo sulle dichiarazioni di Mantella:
https://www.zoom24.it/2021/04/09/ndrangheta-petroliferi-nel-vibonese-mantella-i-damico-a-disposizione-dei-gruppi-criminali/
e infine la rapida dissociazione di Condello, con precisazione di Sergio Pelaia, direttore della testata che aveva pubblicato l'intercettazione:
https://www.ilvizzarro.it/apertura/petrolmafie-spa-condello-mai-avuto-rapporti-con-l-imprenditore-coinvolto-nell-inchiesta.html
Se invece il presidente Salvatore Solano intende fugare ogni dubbio riguardo connivenze con il cugino petroliere che sembra abbia contribuito alla sua elezione, può fare una cosa semplicissima: presentare finalmente i CIS sulle tre stazioni ferroviarie concordate da quasi un anno di Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco e poi proseguire tranquillo, almeno sul piano legale…!