Salvatore Solano | Il Blog degli interventi sul progetto

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'Ndrangheta: "Petrolmafie", indagato presidente Provincia Vibo

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Ero stato facile profeta riguardo il presidente di provincia, avendogli anche raccomandato di dedicarsi mani e piedi alle infrastrutture ferroviarie, allo scopo di deviare l'interesse delle procure, invece si è dedicato proprio alle strade in accordo ai piani dei suoi grandi elettori, e gli esiti prevedibili sono qui.

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/08/03/ndranghetapetrolmafieindagato-presidente-provincia-vibo_22aeda2b-847f-4a94-a254-ef539ecfcbf6.html

Chiuse indagini Dda. Accusa è scambio elettorale politico mafioso
(ANSA) - CATANZARO, 03 AGO - C'è anche il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, tra le 94 persone indagate dell'inchiesta "Petrolmafie", troncone "Rinascita 2-Dedalo" coordinato dalla Dda di Catanzaro, ai quali è stata notificata la chiusura indagini. Solano è cugino degli imprenditori D'Amico e "la sua elezione - scrive la Dda di Catanzaro - era stata favorita dal D'Amico Giuseppe, con il quale era in costante contatto".

Realizzazioni di strade in provincia senza progetti e gare

Come se niente fosse il team provinciale si lancia in un magnifico programma per la realizzazione di strade, senza indicare, come al solito, né progettazione, né tanto meno gare. Ora non penso che gli LSU della provincia o il presidente Solano in persona si metteranno alla guida di betoniere, né tanto meno mineranno i minerali per realizzare il bitume da utilizzare.

Onde per cui è da intendere che si ricorrerà a chiamata diretta per entrambe le operazioni e siamo facili profeti a immaginarci che a breve usciranno nuove indagini giudiziarie a questo proposito.

https://www.provinceditalia.it/la-provincia-di-vibo-valentia-avvia-i-lavori-di-sistemazione-della-variante-esterna-di-nicotera/

Si immagine solo la delusione di D'Amico

Si riportano a:

Operazione Petrolmafie Spa, presidente della provincia di Vibo nella bufera

gli sbattimenti terrificanti di d'Amico per far eleggere il cugino Salvatore Solano, rigorosamente come presidente, visto che, come dice lui, "il resto si aggiusta", per quanto non si sarebbe certo aspettato di avere un supporto formidabile per il suo business delle strade e dei petroli, apparentemente disinteressato, come quello del consigliere Francesco Artusa.
Con la massima probabilità si attendeva quindi in cambio contratti milionari, evidentemente ampiamente sopravvalutando la capacità di spesa della provincia di Vibo Valentia.
Si immagina quindi la faccia che ha fatto di fronte all'offerta di
Solano di 6000€ per mettere a posto una stradina, come riportato nelle intercettazioni, e per giunta con la richiesta di stendere il cemento più fino in modo da risparmiare!

A Roma si dice mollare una
sòla e perciò non mi sorprenderebbe se l'inquisito d'Amico ne avesse piene le tasche e vuotasse il sacco.

Solano non si smentisce nemmeno con la Nesci, quella della decrescita felice, occorre dire...

[…]
«Con il presidente
Salvatore Solano – ha concluso – abbiamo invece affrontato la problematica delle strade provinciali del Vibonese e della necessità di renderla una priorità in fase di definizione dei fondi per il Sud. È fondamentale porre rimedio quanto prima al loro degrado. La messa in sicurezza della viabilità interna, peraltro, è una delle condizioni necessarie per la ripresa della nostra economia».

Certamente un piano per la
mobilità sostenibile in vista del superamento dei combustibili fossili per il 2050 non può prescindere dalla realizzazione di strade per farci circolare camion, magari quelli di Mongiana per tagliare legna a ufo in giro - forse il senso di sviluppo per Solano - pullman e auto private, e questo senza nemmeno il pretesto della mobilità elettrica, ben sapendo che le auto dei cittadini calabresi spesso nemmeno sono Euro 2 o con targa italiana, figurarsi elettriche!

Del resto persino
Enrico Giovannini ha concordato che i fondi per la sostenibilità debbano andare per le strade, come sostiene Solano.

Per quanto potrebbe non essere il ministro perfettamente a conoscenza del motivo per cui gli amministratori del sud e soprattutto Calabresi desiderino realizzare e mettere a posto strade, come chi segue questo
blog!

Anche se non dovrebbe ignorare che negli ultimi 50 anni non si è speso per altro che per strade, lasciandole nelle condizioni che conosciamo, tanto da richiedere nuovi investimenti, e sarebbe potuta questa essere un'occasione per fare finalmente qualcosa di nuovo, occasione che rischia di nuovo di andare sprecata.

https://calabria.live/vibo-il-sindaco-limardo-incontra-la-sottosegretaria-nesci/

E Solano per le strade non ha problemi di progettazione...!

Risulta davvero incredibile come per le strade Salvatore Solano trovi facilmente chi gliele progetti, invece per le stazioni ferroviarie il massimo che tirano fuori sono linee su una carta topografica da inviare ai CIS.
Le possibilità sono due: o sono presenti in provincia
ingegneri, architetti e geologi che nessuno ha visto dedicati mani e piedi a progettare strade, senza poter essere distolti per altro, oppure, e a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si coglie, come sostiene Andreotti, ci si limita a dare i soldi a società amiche che poi si occupano di tutto, e sappiamo dalle intercettazioni e dallo stato delle strade nonostante i miliardi spesi negli anni, come:

Viabilità. Avviati i lavori di messa in sicurezza della Sp 77 San Costantino-Francica

Nuove grane per Solano

PD ovviamente si avventa sul presidente di provincia profittando di inchieste che ovviamente ignorano le malefatte dei loro protetti per avventarsi sulla destra.
Spiace tuttavia constatare la latitanza degli esponenti della coalizione di governo, tanto a livello provinciale che regionale, nel fare chiarezza, anche alla luce del grandioso prossimo piano di realizzazione di strade con le relative esigenze di bitume che potrebbe, se non si sta attenti, ripristinare gli affari di tutte le
cosche del vibonese dopo il colpo ricevuto con Rinascita Scott:

Intercettazioni, il Pd chiede le dimissioni del presidente della Provincia Salvatore Solano
Petrolmafie, anche Insardà chiede le dimissioni di Solano. «Serve una selezione della classe dirigente»

Il

Mozione di sfiducia del consiglio comunale di Stefanaconi nei confronti del sindaco Salvatore Solano

È stata depositata una mozione di sfiducia dal consiglio comunale di Stefanaconi nei confronti del sindaco Salvatore Solano, anche presidente della provincia di Vibo Valentia, grazie alla famigerata riforma Del Rio:

Mozione di sfiducia del consiglio comunale di Stefanaconi nei confronti del sindaco Salvatore Solano

Solano persiste a voler fare strade e intanto a Stefanaconi e in procura...

Per quanto Salvatore Solano persista a volersi pervicacemente occupare di strade, inchieste si affastellano sul motivo del suo possibile interesse al tema e sulle reazioni a tale gestione, a giudicare dalla intercettazioni, cuginali più ancora che clientelari:

Petrolmafie, 4 consiglieri di Stefanaconi presentano una mozione di sfiducia contro Solano
“Rinascita Scott 2”: il bitume per la Provincia di Vibo e la politica del consenso

La risposta di Solano alle intercettazioni

Ancora nuvole che si addensano sul presidente di provincia di Vibo Salvatore Solano a dispetto delle sue rassicurazioni che, purtroppo, non possono contraddire il contenuto delle intercettazioni dei suoi colloqui col cugino.

https://www.lacnews24.it/cronaca/petrol-mafie-il-presidente-della-provincia-di-vibo-solano-sempre-rispettato-la-legge_135243/

Inchiesta petroli sulla provincia di Vibo

e3db82820040f61b5b0f69e29f57d021_LCome si legge sugli organi di stampa è in corso un provvedimento giudiziario nei confronti del cugino del presidente della provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano su un affare che riguarda petroli e forniture di bitume per strade, per il quale provvisoriamente il presidente Solano non risulta indagato, come è stato per qualche tempo per Domenico Arcuri riguardo il caso di Mario Benotti e delle mascherine farlocche.
Ricordiamo come sia stato sempre ribadito dalla stessa provincia la priorità del trasporto su gomma rispetto ogni altra forma di trasporto, a partire da Francesco Artusa, uno dei più vocali sostenitori degli interventi sulle strade, che lo ha portato a sostenere che dovessero ripararsi tutti i 900 chilometri di strade calabresi prima di potersi occuparsi di ferrovie: cosa che avrebbe con molte probabilità trovato tutti noi morti di vecchiaia!
Ciò non può non dare da pensare, per quanto ovviamente
nessuno dei membri del consiglio provinciale o dell'amministrazione sia stato per il momento oggetto di provvedimenti giudiziari.

Altri articoli a:
https://calabria.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2021/04/10/vibo-il-mondo-di-mezzo-dei-damico-cerniera-tra-il-boss-e-la-societa-civile-8a9c8ea5-fc97-4bb7-b2f2-9405cd84b9c5/?fbclid=IwAR089db_10CQgdvYcw2LfnAqJfMxjvJ0nKPTHYu4Mk5ouTJVF0j3hAPTmHw

https://www.ilvizzarro.it/apertura/dal-vino-al-sindaco-al-voto-fotografato-le-provinciali-finiscono-nell-inchiesta-sulle-petrolmafie.html?fbclid=IwAR2EnRFrnf06ZkydC9oIAXKVPlKN1dDyoYUDmR1J4FOKTJNGohENdbj2dlM

https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/12/atteggiamenti-disdicevoli-solano-spieghi-tutto/



https://www.ilvibonese.it/cronaca/99665-presidente-provincia-vibo-solano-damico-dda-gratteri-catanzaro-inchiesta-mancuso/
interessante come l'articolo termini con:
E le “sorprese” non finiscono qui.

https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/08/rinascita-2-i-fratelli-damico-dalle-ditte-compiacenti-ai-piscopisani-a-espressione-imprenditoriale-dei-mancuso/

https://www.zoom24.it/2021/04/12/petrolmafie-lopposizione-al-comune-di-stefanaconi-solano-faccia-chiarezza-in-consiglio/

e il particolarmente rilevante articolo a:
https://www.zoom24.it/2021/04/10/inchiesta-petrolmafie-damico-e-i-voti-raccolti-per-salvatore-solano/
da cui questo brano:

In seguito lo stesso d’Amico informava il cugino “che nell’immediato futuro la sua azienda si sarebbe occupata di forniture di bitume, proponendosi per delle forniture in favore della Provincia”. Circa 7 mesi dopo, a luglio 2019, i due cugini si incontrano e, tra gli argomenti toccati, “c’era anche quello inerente alcuni lavori di rifacimento di una strada a San Cono, frazione di Cessaniti, per i quali Solano dava sostanzialmente incarico al D’Amico”. Solano chiariva che la Provincia non disponeva dei fondi per eseguire un “lavoro come si deve”. Per le note difficoltà economiche della Provincia, Solano chiedeva quindi al cugino “una stima volumetrica del materiale da posare, proponendo poi, con l’evidente fine di risparmiare sulla spesa, di assottigliare lo spessore del materiale posato”, eventualità però “esclusa dal D’amico”. Il costo del lavoro, riferisce D’Amico, era di 6mila euro.


Da quello che si legge sembra che il cugino fosse più
giudizioso dello stesso Solano, il quale voleva evidentemente strade che si rompessero dopo poco, si immagina, senza dover essere precisi e rischiare querele, con quale intendimento…
Ma come era per le mie stime chiaroveggenti, sempre di bitume di strade si tratta che, se si manda la gente sui treni, ovviamente serve meno.

Qui l'articolo sulle dichiarazioni di
Mantella:
https://www.zoom24.it/2021/04/09/ndrangheta-petroliferi-nel-vibonese-mantella-i-damico-a-disposizione-dei-gruppi-criminali/

e infine la rapida dissociazione di Condello, con precisazione di
Sergio Pelaia, direttore della testata che aveva pubblicato l'intercettazione:
https://www.ilvizzarro.it/apertura/petrolmafie-spa-condello-mai-avuto-rapporti-con-l-imprenditore-coinvolto-nell-inchiesta.html

Se invece il presidente
Salvatore Solano intende fugare ogni dubbio riguardo connivenze con il cugino petroliere che sembra abbia contribuito alla sua elezione, può fare una cosa semplicissima: presentare finalmente i CIS sulle tre stazioni ferroviarie concordate da quasi un anno di Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco e poi proseguire tranquillo, almeno sul piano legale…!

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