Anas | Il Blog degli interventi sul progetto

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Mentre il raccordo anulare all'Angitola latita...

… ci continuiamo a domandare quale protezione celeste abbia impedito finora incidenti mortali, tra le macchine che si infilano dall' (ex) SS 522 sulla S 18 che arriva in curva nascosta dalla montagna in discesa con macchine ad alta velocità che si vedono all'ultimo momento, e con gli automobilisti che escono dalla A2 per infilarsi a raso ad alta velocità per la strada per Filadelfia di fronte.

Non vorrei fare il gufo, ma mentre si aspetta, mi domando chi si prenderà la responsabilità per malaugurati incidenti, assolutamente evitabili con il semplice intervento, peraltro pure approvato e finanziabile col PNRR da Anas ed approvato dal sindaco di Pizzo, rappresentato
qui.

Naturalmente poco più si parla delle file che pure sette anni fa arrivavano fino alla Marinella e che hanno dato il via a questa idea, perché oramai nemmeno si verificano più per il sovvenuto disinteresse dei turisti per il territorio dovuto all'assenza di interventi come questo e a località alternative dove tutto quello che manca qui è presente.

Già sento a tal proposito qualcuno che dice: "Vedi che non serviva il raccordo anulare, il traffico si è ridotto da solo!".

Ma non a caso la Calabria pende dal fondo del resto dell'Italia, non solo in senso geografico.

Raccordo anulare Angitola che ancora latita

Dopo aver avuto conferma tanto dal sindaco Sergio Pititto che da Anas nella persona di Eugenio Silipo, che tuttavia come al solito non si è dichiarato competente, ancora dell'intervento all'Angitola non se ne vede segno, nonostante la fine dell'estate che si fa prossima. Ho provato a richiamare Silvio Baudi il quale ha dichiarato di non volere parlare con me, evidentemente mettendo i temi personali al di sopra della sicurezza stradale!

Del resto si tratta certamente di una protezione divina il fatto che non si siano ancora verificati incidenti in quella sciagurata confluenza disordinata di strade, tra automobilisti che si immettono ad alta velocità dall'autostrada sulla strada di fronte tagliando a raso il traffico sulla SS18, all'immissione dalla Ex SS 522 sulla SS18 con visione assolutamente parziale del traffico in arrivo, soprattutto da monte.

Ma se dovesse verificarsi un incidente mortale, quanto conterà l'antipatia di
Silvio Baudi nei miei confronti, o di altri di Anas che nemmeno rispondono al telefono, per alleviare le loro responsabilità?

Mappa 3D del percorso fantasma Anas

Torno nuovamente sulla misteriosa proposta Anas da parte di Silvio Baudi, secondo me millantata, di realizzare un rotatoria alternativa a quella nel progetto per la confluenza della (ex) SS 522 con la SS 18.
In particolare questa è un'immagine 3D della zona:

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Le due strade sono quelle in basso nella figura: la SS 18 è quella in alto semi-coperta dagli alberi, la SS 522 quella sotto.
Si vede quindi come la loro confluenza sia confinata in un budello strettissimo tra il monte da cui discende la SS 18, che si vede in rilevo, e il fiume Angitola in condizione di alto flusso, praticamente la parte dove sono gli alberi, appena oltre la strada.
Probabilmente non ci sarebbe di conseguenza spazio nemmeno per un'inutile micro-rotatoria alla confluenza, a valle della SS 522.
Del resto, se ce ne fosse, avrebbero risparmiato alla SS 522 il dosso per farla confluire sulla SS 18 più a valle, così essendosi risparmiati la maggior parte dei problemi.
Risulta anche da questa immagine come l'ipotesi provocatoria fatta nel post precedente di un braccio della rotatoria a scapicollo dal monte tra gli alberi, non è in effetti nulla più di una provocazione.
Risulta però anche come la proposta di Silvio Baudi sia essa stessa una provocazione per perdere tempo e fare contento e canzonato il comune di Pizzo!

Ovviamente ci sarebbe sempre la possibilità di fare un nuovo ponte su cui far passare la SS 522 e farla confluire sulla SS 18 dopo i piloni della direttissima poco prima della confluenza con l'A2, ma in quel caso, visto che comporterebbe fare comunque un nuovo ponte, per giunta sotto il vincolo del
Ponte Borbonico e a pochi metri da quello fatto solo pochi anni fa', allora tanto varrebbe farlo dalla parte opposto per chiudere il raccordo anulare come nel progetto!

Da Anas il famoso topolino dalla montagna

Finalmente ho raggiunto di nuovo ANAS riguardo il raccordo anulare Angitola.
In breve mi hanno detto che intendono prevedibilmente realizzare una mini rotatoria tra la SS522 e la SS18, che ovviamente si bloccherà come ora nelle giornate di grande traffico, sommando il traffico della SS18 e della SS522.

Come risposta mi ha detto che il traffico sulla SS18 è un decimo di quello della Due Mari e che quindi non è giustificato l'intervento.
Ma se è così, ho risposto, non serve nemmeno fare un intervento che con la massima probabilità non servirà a nulla e lascerà la situazione come è ora, buttando soldi pubblici dalla finestra, visto che il disservizio avviene solo nei fini settimana d'estate, ignorando le sollecitazione generiche del comune di Pizzo.
Ovviamente non ha gradito le mie rilevazioni considerandole una perdita di tempo e quindi risulta improbabile un successivo confronto.

A ogni modo dovranno proporre il progetto, quando come al solito non si sa, altrimenti non saremmo in Calabria…, che, secondo loro, sarebbe risolutivo, e quindi vedremo, sorprese ce ne possono sempre essere.
Per quanto, tuttavia, ogni soluzione alternativa previene la creazione dell'hub multiservizi Angitola con parcheggio auto, stalli bus e stazione ferroviaria, che ovviamente ad Anas non interessa, ma evidentemente nemmeno ad altri, compresa la
provincia di Vibo e il comune di Pizzo.

Un'ipotesi di intervento potrebbe essere il seguente, qui in viola:
Mini Rotatoria
Oppure ancora più stretto, passando all'interno della gelateria Callipo e dell'autostrada.
Entrambe le soluzione, naturalmente, presentano numerose criticità, tra cui:
  • Nuovo braccio con una pendenza assai importante.
  • Permane l'immissione in salita della SS 522 sulla SS 18, esattamente come ora.
  • Nessun possibilità di sviluppare il nodo Angitola.

Sarò limitato, senza esperienze ingegnieristiche, come sostiene il contatto Anas, ma altre soluzione per gestire il raccordo tra la SS 522 e SS 18 come chiede il comune di Pizzo non le vedo!
Tanto più che in quella zona insiste anche il vincolo del ponte Borbonico, tanto per farsi ancora più male.

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