Digitalization | Il Blog degli interventi sul progetto

Il blog di Pizzo Marinella FS

Novità sul progetto

October 2024
September 2024
March 2024
January 2024
July 2023
May 2023
April 2023
March 2023
December 2022
August 2022
June 2022
May 2022
April 2022
February 2022
November 2021
October 2021
September 2021
August 2021
July 2021
June 2021
May 2021
April 2021
March 2021
February 2021
January 2021
December 2020
November 2020
October 2020
September 2020
August 2020
July 2020
May 2020
March 2020
February 2020
October 2019
July 2019
June 2019
May 2019

Sono le macchine elettriche un nuovo caso dello spedire per email scannerizzazione di documenti?

I più anziani nel mondo dell'informatica fra di noi ricorderanno quando l'email si è affermata negli strati meno informaticamente colti della popolazione, allorché questi sono passati dallo spedire le lettere per posta o per fax a scannerizzarle e mandarle per email come allegati, con ciò congestionando le allora poco capienti reti di comunicazione. Ovvero quelli solo un poco più avveduti a rilevare come segno di massimo interesse per un'email ricevuta quella di averla stampata!

Questo comportamento ha dato luogo al termine inglese di
Digitization in contrapposizione a Digitalization, allorché accanto al cambio di tecnologia si è anche cambiato il paradigma: nel caso in oggetto scrivere direttamene il contenuto del messaggio nell'email come testo, magari formattato.
Ma nell'informatica si sono succeduti numerosi casi in cui si è voluta adattare una nuova tecnologia a un paradigma vecchio! In questa
pagina sono date alcune informazioni sul processo che si è verificato in generale nell'informatica, che del resto fa da apripista per tutti gli altri ambiti, tanto negli errori che nelle loro soluzioni.

Ma la domanda che ora occorre farsi è: si sta commettendo lo stesso errore con le auto elettriche? Nel senso di adattare una nuova tecnologia a un paradigma vecchio, quello della mobilità individuale.

Per questo, piuttosto di spedire milioni di automobili con batterie al litio che a fine vita delle stesse creeranno infiniti problemi di smaltimento, non diversamente dai problemi che si erano creati sulle reti dalla spedizioni delle lettere come allegati, occorrerebbe mutare paradigma e passare decisamente a una mobilità collettiva e/o condivisa.

In effetti in parte nelle grandi città si sono intrapresi strumenti di mobilità condivisa mediante mezzi quali biciclette elettriche e monopattini multiutente, e in parte anche autovetture, in qualche modo andando nella direzione giusta.

Quello che invece non si è fatto, specialmente al sud dove la mobilità condivisa non è applicabile per la scarsa densità dei cittadini, è lo sviluppo della mobilità collettiva a propulsione elettrica diretta: che del resto non è altro che i buon vecchi treni, tram e filobus che non necessitano di batterie da dover essere smaltite. Il vero cambio di paradigma e non banalmente di tecnologia.

Noi e alcuni partner selezionati utilizziamo cookie per memorizzare informazione assolutamente anonime per registrare le vostre visite e facilitare l'accesso al sito.
Può acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie accettando questa informativa, oppure cliccare indietro sul browser, in caso contrario.