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Roberto Musmanno | Il Blog degli interventi sul progetto

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Sottomessa proposta a Invitalia su suggerimento dell'ex Ministro Giovannini

Avendo incontrato l'ex ministro Enrico Giovannini gli ho presentato la difficile situazione del sud non in grado di recepire i finanziamenti ad esso essenziale per l'assenza delle competenze nelle amministrazioni locali. Al che mi ha risposto che è stato messo a disposizione un nuovo ente Invitalia con lo scopo di dare supporto alle amministrazioni in queste condizioni. Dopo aver loro telefonato ed annunziato la possibilità al sindaco Sergio Pititto ho sottoposto una richiesta a nome dell'amministrazione qui riportata:

Buongiorno. Ho ricevuto il vostro nominativo dall'ex assessore al MIT Giovannini che ho incontrato in treno come soluzione a una situazione assai difficile che si presenta nei comuni del sud. Ebbene in comuni come quello di Pizzo, per cui chiamo in accordo col sindaco Sergio Pititto che rendiconterò all'esito della richiesta, sono assenti tanto fondi, che soprattutto competenze per sviluppare progetti per recepire i finanziamenti per realizzare le opere assolutamente essenziali per lo sviluppo delle regioni più arretrate del paese. Per tali interventi già si era mobilitato l'assessore alla mobilità della regione Calabria Musmanno per essere bloccato con scuse assurde da Enrico Puija, ora al MIT, così come la provincia di Vibo, per un intervento CIS, verosimilmente dalla sottosegretaria dell'epoca Dalila Nesci che lo aveva definito pubblicamente progetto faraonico. Il complesso degli interventi è descritto a https://pizzomarinellafs.inarrivo.net, ma ovviamente l'intenzione è partire progressivamente, visto che sono oramai 150 anni che non si fa nulla di efficiente per la mobilità sostenibile in Calabria, e particolarmente nel Vibonese, con le esigenze di mobilità da quel tempo completamente cambiate dal trasporto di merci a quello passeggeri, senza che nulla sia stato modificato riguardo le modalità di fruizione del servizio.

Riproposta scusa assurda da Puija

Ieri nel corso di un'intervista su Pagina Protetta a cura di Nicolino la Gamba a Enrico Puija, da poco nominato al MIT da Matteo Salvini, è stata sollevata l'usuale obiezione sulla questione delle nuove stazioni della linea costiera.

Con ben poca fantasia ha risposto sulla base del fatto che nuove stazioni avrebbero precluso le coincidenze, quasi si trattasse della linea Roma-Milano e non una linea con pochi treni al giorno che, fuori dal periodo estivo nel tratto tra Lamezia e Tropea, viaggia praticamente vuoto.

Ricordiamo infatti che la prima volta questa scusa era stata sollevata
ipocritamente, per un professore di ricerca operativa, da Roberto Musmanno nella passata amministrazioni che infatti si era agitato quando gli era stato risposto che modificare le coincidenze fosse un banale problema universitario proprio di ricerca operativa.

L'aspettò ipocrita della risposta è particolarmente riferito al fatto che quando hanno
chiuso le numerose stazioni disattivate, il problema non si è in alcun modo posto, quando aprire nuove stazioni o chiuderle dovrebbe avere lo stesso impatto sui tempi di percorrenza e sulle coincidenze, anzi peggiore aumentando la lunghezza dei percorsi occupati in senso unico senza scambi.

Per giunta se il problema potrebbe per assurdo sorgere aggiungendo una sola fermata, come al tempo aveva pensato Musmanno per la fermata
Prangi, ciò non sarebbe se se ne inserisse più di una, come è nel progetto, a Pizzo Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco, con un di esse stazione a doppio binario per permettere le coincidenze tra i due sensi.

Ma come per qualunque altra scusa ciò che sta dietro è l'incapacità di sapere come fare per tutti questi
eserciti bizantini, pieni di generali e privi di soldati, che in questo caso sarebbero molto più pacificamente Ingegneri, Architetti e Geologi!

Il video dell'intervista di Lino Polimeni su Articolo 21

Nel corso della trasmissione Articolo 21 gestita da Lino Polimeni sul canale TV Calabria TV si è tenuta il giorno 6 Dicembre 2022 un'intervista con il Dott. Fabrizio Bartolomucci in relazione agli interventi per la mobilità sostenibile in Calabria. Gli argomenti trattati sono stati la ferrovia costiera, la possibilità di nuove stazioni, le promesse mancate dei vari amministratori che si sono succeduti e le ragioni alla base dell'impossibilità delle amministrazioni calabresi di intercettare i finanziamenti nazionali ed europei.
Questa è la parte relativa all'intervista estratta dal video della trasmissione:

Bloccato Roberto Galati di Ferrovie in Calabria

Oggi sono stato purtroppo costretto a fare qualcosa che faccio con estrema difficoltà, rarità e amarezza, ho infatti dovuto bloccare Roberto Galati, presidente di Ferrovie in Calabria da tutti i gruppi in cui era iscritto e anche dal profilo.

Del resto il dibattito, anche duro, lo accetto da parte di tutti, essendomi peraltro sempre guardato dall'uscire al di fuori dal confronto leale, ma quando si ricorre alla delazione, al tentativo di silenziare la controparte, magari profittando di piattaforme
deboli come quella di Facebook o dell'ingenuità del povero Roberto Musmanno, purtroppo non vedo altra strada, se non porre una buona volta termine alla dolorosa vicenda, che oramai era diventata una sorte di inutile accanimento terapeutico.

Siccome però la madre dei delatori è sempre incinta, comunico che per qualche tempo pubblicherò gli aggiornamenti solo su questo
blog a cui potete abbonarvi dalla home page inserendo il vostro indirizzo email, guardandomi quindi da pubblicare aggiornamenti sul gruppo Facebook della Marinella.

Questo post sarà riportato anche sul gruppo facebook, quando avrò di nuovo la possibilità di scriverci.

Possibilità e criticità per lo sviluppo della Calabria: nuovo comunicato stampa

E' stato sottoposto ai media un nuovo Comunicato Stampa per riassumere le esperienze di questo progetto e le criticità incontrate, qui viene riportato il relativo testo:

La Calabria gode di attrazioni naturali di qualità eccellente, ma non é tra i territori maggiormente apprezzati dal grande pubblico. Così è di solito visitata solo da emigranti di ritorno o loro figli, che assai spesso risiedono nella loro casa privata con ricadute limitatissime sull’economia regionale.
Il progetto al sito http://pizzomarinellafs.inarrivo.net presenta in effetti un numero di interventi in grado di sviluppare per prima la provincia Vibonese e quindi sovvertire la situazione.
Così che possa essere di esempio per le altre province, già ora molto più sviluppate di essa. Il progetto, sin da quando é stato lanciato 4 anni fa, ha raccolto notevole interesse in numerosi ambiti, sempre risultando tuttavia in un nulla di fatto.
Notevoli tra questi la promessa dell’assessore
Roberto Musmanno, della passata amministrazione regionale, che aveva a disposizione i fondi ex Por 2007-13, non spesi in quel periodo, e aveva promesso di dedicarli a nuove stazioni tra cui quella a Pizzo Marinella , per poi tuttavia farne nulla e preferendo far tornare i fondi indietro per la seconda volta.
Più recente l’esperienza con il sindaco di
Pizzo Antonio Reppucci che, la prima volta che sono andato a trovarlo subito dopo la nomina. A quel tempo mi aveva detto che non avrebbe potuto fare nulla perché circondato da LSU.
Successivamente è invece progressivamente passato a difenderli e bloccarmi su Facebook per giungere a rifiutare di parlare se ero presente nel programma
Articolo 21 di Lino Polimeni su CalabriaTV che lo aveva messo a confronto con il sottoscritto, se non davanti un tribunale.
Ancora più particolare l’esperienza con
Salvatore Solano, presidente della provincia di Vibo Valentia, con cui per cinque mesi ho avuto contatti frequenti di persona e telefonici nel 2020. In quel tempo ho anche esaminato e partecipato alla revisione dei progetti relativi dell’ufficio tecnico provinciale. Così ho fatto un’ispezione sulle postazioni delle future prime tre stazioni: Pizzo Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco, che avrebbero dovuto essere sottoposte ai CIS per il finanziamento , col consigliere Antonio Carchedi.
Al termine di questo periodo, a fronte dei miei solleciti, il presidente ha finalmente dichiarato che non ne avrebbe fatto nulla e si sarebbe limitato a definire le
vie tematiche: praticamente qualche cartello davanti gli esercizi commerciali partecipanti, e di rivolgermi piuttosto in regione. L’unica iniziativa “strutturale” messa in atto appunto dall’amministrazione regionale, l’apposizione della targa alla memoria di Jole Santelli, si presenta come un’iniziativa speculare.
Seguendo
Shakespeare, ciò mi ha fatto riflettere se ci fosse un metodo in questa pazzia. E in effetti ho individuato un elemento comune: il fatto che tutte le amministrazioni locali Calabresi siano composte quasi esclusivamente di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). SI tratta questo essenzialmente di personale assunto per motivi assistenziali, se non clientelari e come voto di scambio politico-mafioso da amministratori infedeli del passato. Ciò è stato fatto piuttosto di reclutare maestranze competenti mediante concorsi. Personale che non è ovviamente in grado di scrivere i progetti necessari; al comune di Pizzo ce ne sono 41, ma altrove la situazione non dovrebbe essere molto diversa, considerando che nel complesso della Calabria ce ne sono ben 70000! E sappiamo oramai da anni che se non si scrivono almeno progetti preliminari, non c’é alcuna possibilità di ricevere finanziamenti, tanto nazionali, che europei, compresi i prossimi del Recovery Fund. Ciò almeno da quando i due milioni dedicati alla tangenziale di Vibo, in assenza di un progetto operativo esistente, sono stati piuttosto destinati a premi per il personale comunale e a nulla per l’infrastruttura.
La cosa peraltro paradossale é che gli interventi che potrebbero essere realizzati grazie a
maestranze qualificate potrebbero dare lavoro a decine di volte gli LSU ora nelle amministrazioni locali in nero. Mentre la loro presenza ne impedisce la realizzazione. Un esempio è  il porto all’Angitola. A ciò si aggiunge che i lavori propri del personale poco qualificato, come ad esempio la cura del verde, non li svolge nessuno e i giardini vengono lasciati in mano ai piromani.
Il gruppo
Facebook dedicato all’iniziativa presenta le ultime novità in aggiunta al blog.
Sono naturalmente a
disposizione per ulteriore informazioni e per eventualmente partecipare a un’intervista.

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