Sottomessa proposta a Invitalia su suggerimento dell'ex Ministro Giovannini
Buongiorno. Ho ricevuto il vostro nominativo dall'ex assessore al MIT Giovannini che ho incontrato in treno come soluzione a una situazione assai difficile che si presenta nei comuni del sud. Ebbene in comuni come quello di Pizzo, per cui chiamo in accordo col sindaco Sergio Pititto che rendiconterò all'esito della richiesta, sono assenti tanto fondi, che soprattutto competenze per sviluppare progetti per recepire i finanziamenti per realizzare le opere assolutamente essenziali per lo sviluppo delle regioni più arretrate del paese. Per tali interventi già si era mobilitato l'assessore alla mobilità della regione Calabria Musmanno per essere bloccato con scuse assurde da Enrico Puija, ora al MIT, così come la provincia di Vibo, per un intervento CIS, verosimilmente dalla sottosegretaria dell'epoca Dalila Nesci che lo aveva definito pubblicamente progetto faraonico. Il complesso degli interventi è descritto a https://pizzomarinellafs.inarrivo.net, ma ovviamente l'intenzione è partire progressivamente, visto che sono oramai 150 anni che non si fa nulla di efficiente per la mobilità sostenibile in Calabria, e particolarmente nel Vibonese, con le esigenze di mobilità da quel tempo completamente cambiate dal trasporto di merci a quello passeggeri, senza che nulla sia stato modificato riguardo le modalità di fruizione del servizio.
Sconcertante la Nesci e assente la provincia
su personale sollecitazione del sottoscritto da questi gentilmente raccolta, la nostra fulgida ha chiosato a proposito di progetti faraonici.
Altrove questo avrebbe dovuto suscitare il giusto sdegno della provincia che ha sottomesso al ministero parte di questi progetti, ma qui a quella di Vibo nemmeno si scuciono un baffo, forse sperando che i progetti non vengano approvati, dando la colpa ad altri, per continuare ad occuparsi di strade e dei loro amici.
Peraltro ieri, nel corso di un incontro al quale ha partecipato da remoto a Germaneto, organizzato dalla Svimez, ha proclamato che non esistono progetti disponibili!
Ciò deve essere principio attestato regionale, in quanto ricordo durante un incontro al comune di Pizzo il commissario prefettizio aver proclamato che se qualcuno avesse avuto un progetto disponibile lo avrebbe adottato, fatto salvo rifiutare con scuse quello che gli ho proposto in quell'occasione.
Questa gente deve trovarsi evidentemente comoda a non fare niente con la scusa che non ci siano progetti, che cercano in un tutti i modi di respingere i progetti che ci sono per non avere problemi inattesi.
Del resto le regioni del nord e gli altri paesi europei ringraziano sentitamente per gli sforzi collettivi di questa gente per i fondi calabresi che continueranno ad arrivare loro.
I grandiosi affari tentati dai Mancuso e dal cugino di Solano
Tutto senza riflettere che i soldi ce li avevano solo loro ed era vano cercare di spillarli dalle amministrazioni locali, già depredate da tempo, e ora in dissesto, come la provincia di Vibo coi suoi miseri 6000€ disponibili!
Petrolmafie, le ambizioni dei Mancuso e “l'affare impossibile” con i kazaki e la Rompetrol
Le petrolmafie passano dalla Svizzera
Solano non si smentisce nemmeno con la Nesci, quella della decrescita felice, occorre dire...
«Con il presidente Salvatore Solano – ha concluso – abbiamo invece affrontato la problematica delle strade provinciali del Vibonese e della necessità di renderla una priorità in fase di definizione dei fondi per il Sud. È fondamentale porre rimedio quanto prima al loro degrado. La messa in sicurezza della viabilità interna, peraltro, è una delle condizioni necessarie per la ripresa della nostra economia».
Certamente un piano per la mobilità sostenibile in vista del superamento dei combustibili fossili per il 2050 non può prescindere dalla realizzazione di strade per farci circolare camion, magari quelli di Mongiana per tagliare legna a ufo in giro - forse il senso di sviluppo per Solano - pullman e auto private, e questo senza nemmeno il pretesto della mobilità elettrica, ben sapendo che le auto dei cittadini calabresi spesso nemmeno sono Euro 2 o con targa italiana, figurarsi elettriche!
Del resto persino Enrico Giovannini ha concordato che i fondi per la sostenibilità debbano andare per le strade, come sostiene Solano.
Per quanto potrebbe non essere il ministro perfettamente a conoscenza del motivo per cui gli amministratori del sud e soprattutto Calabresi desiderino realizzare e mettere a posto strade, come chi segue questo blog!
Anche se non dovrebbe ignorare che negli ultimi 50 anni non si è speso per altro che per strade, lasciandole nelle condizioni che conosciamo, tanto da richiedere nuovi investimenti, e sarebbe potuta questa essere un'occasione per fare finalmente qualcosa di nuovo, occasione che rischia di nuovo di andare sprecata.
https://calabria.live/vibo-il-sindaco-limardo-incontra-la-sottosegretaria-nesci/
La sostenibilità ambientale
Per sostenibilità, come dice la parola, si intende che un processo si svolga senza consumo regolare di risorse non facilmente rimpiazzabili, quasi che fosse possibile gestirlo in una bolla o su un altro pianeta.
Ad esempio se si fa raccolta dei rifiuti non differenziata che finisce in discarica è ovvio come il nostro comportamento non sia sostenibile, in quanto se avremo la necessità delle stesse cose ora in discarica, ci sarà bisogno di produrle con nuove materie prime.
Ciò si differenzia drasticamente dalla raccolta differenziata spinta, ad esempio alla Apple per lo smaltimento dei loro dispositivi, dove il nuovo prodotto praticamente utilizza per la quasi totalità le materie prime di quello vecchio.
Nel campo della mobilità si applica un simile ragionamento, per quanto qui occorre parlare di disposizioni sostenibili, in quanto non è così evidente se utilizzare auto elettriche o persino treni sia sostenibile.
Ovviamente se non è disponibile una tecnologia di riciclo delle batterie e l'elettricità si produce col carbone, col metano o col gasolio, è ovvio che non stiamo implementando una grande sostenibilità!
Per questo la sostenibilità va intesa in senso progressivo e in forma di condizioni abilitanti e abilitate.
In particolare non ritengo accettabile che la sostenibilità debba essere intesa in senso pervasivo, tanto da includere cose, per quanto utili, che sostenibili non sono.
Nel passato i bruciatori di rifiuti sono stati finanziati come sostenibili, ma ancora ora c'è chi da palchi così disparati come la provincia di Vibo e il MIT di Enrico Giovannini, comprende le strade tra le infrastrutture sostenibili, perché servono per raggiungere le zone interne.
Sorprendente peraltro che entrambi non riescano a vedere modalità sostenibili alternative alle strade per raggiungere le zone interne, quanto di meno sostenibile esiste in termine di bitume per la pavimentazione e di carburante e pneumatici per i mezzi che le percorrono, per raggiungere i centri in quota con funicolari e funivie.
La risposta di Solano alle intercettazioni
https://www.lacnews24.it/cronaca/petrol-mafie-il-presidente-della-provincia-di-vibo-solano-sempre-rispettato-la-legge_135243/
Inchiesta petroli sulla provincia di Vibo
Ricordiamo come sia stato sempre ribadito dalla stessa provincia la priorità del trasporto su gomma rispetto ogni altra forma di trasporto, a partire da Francesco Artusa, uno dei più vocali sostenitori degli interventi sulle strade, che lo ha portato a sostenere che dovessero ripararsi tutti i 900 chilometri di strade calabresi prima di potersi occuparsi di ferrovie: cosa che avrebbe con molte probabilità trovato tutti noi morti di vecchiaia!
Ciò non può non dare da pensare, per quanto ovviamente nessuno dei membri del consiglio provinciale o dell'amministrazione sia stato per il momento oggetto di provvedimenti giudiziari.
Altri articoli a:
https://calabria.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2021/04/10/vibo-il-mondo-di-mezzo-dei-damico-cerniera-tra-il-boss-e-la-societa-civile-8a9c8ea5-fc97-4bb7-b2f2-9405cd84b9c5/?fbclid=IwAR089db_10CQgdvYcw2LfnAqJfMxjvJ0nKPTHYu4Mk5ouTJVF0j3hAPTmHw
https://www.ilvizzarro.it/apertura/dal-vino-al-sindaco-al-voto-fotografato-le-provinciali-finiscono-nell-inchiesta-sulle-petrolmafie.html?fbclid=IwAR2EnRFrnf06ZkydC9oIAXKVPlKN1dDyoYUDmR1J4FOKTJNGohENdbj2dlM
https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/12/atteggiamenti-disdicevoli-solano-spieghi-tutto/
https://www.ilvibonese.it/cronaca/99665-presidente-provincia-vibo-solano-damico-dda-gratteri-catanzaro-inchiesta-mancuso/
interessante come l'articolo termini con: E le “sorprese” non finiscono qui.
https://www.corrieredellacalabria.it/2021/04/08/rinascita-2-i-fratelli-damico-dalle-ditte-compiacenti-ai-piscopisani-a-espressione-imprenditoriale-dei-mancuso/
https://www.zoom24.it/2021/04/12/petrolmafie-lopposizione-al-comune-di-stefanaconi-solano-faccia-chiarezza-in-consiglio/
e il particolarmente rilevante articolo a:
https://www.zoom24.it/2021/04/10/inchiesta-petrolmafie-damico-e-i-voti-raccolti-per-salvatore-solano/
da cui questo brano:
In seguito lo stesso d’Amico informava il cugino “che nell’immediato futuro la sua azienda si sarebbe occupata di forniture di bitume, proponendosi per delle forniture in favore della Provincia”. Circa 7 mesi dopo, a luglio 2019, i due cugini si incontrano e, tra gli argomenti toccati, “c’era anche quello inerente alcuni lavori di rifacimento di una strada a San Cono, frazione di Cessaniti, per i quali Solano dava sostanzialmente incarico al D’Amico”. Solano chiariva che la Provincia non disponeva dei fondi per eseguire un “lavoro come si deve”. Per le note difficoltà economiche della Provincia, Solano chiedeva quindi al cugino “una stima volumetrica del materiale da posare, proponendo poi, con l’evidente fine di risparmiare sulla spesa, di assottigliare lo spessore del materiale posato”, eventualità però “esclusa dal D’amico”. Il costo del lavoro, riferisce D’Amico, era di 6mila euro.
Da quello che si legge sembra che il cugino fosse più giudizioso dello stesso Solano, il quale voleva evidentemente strade che si rompessero dopo poco, si immagina, senza dover essere precisi e rischiare querele, con quale intendimento…
Ma come era per le mie stime chiaroveggenti, sempre di bitume di strade si tratta che, se si manda la gente sui treni, ovviamente serve meno.
Qui l'articolo sulle dichiarazioni di Mantella:
https://www.zoom24.it/2021/04/09/ndrangheta-petroliferi-nel-vibonese-mantella-i-damico-a-disposizione-dei-gruppi-criminali/
e infine la rapida dissociazione di Condello, con precisazione di Sergio Pelaia, direttore della testata che aveva pubblicato l'intercettazione:
https://www.ilvizzarro.it/apertura/petrolmafie-spa-condello-mai-avuto-rapporti-con-l-imprenditore-coinvolto-nell-inchiesta.html
Se invece il presidente Salvatore Solano intende fugare ogni dubbio riguardo connivenze con il cugino petroliere che sembra abbia contribuito alla sua elezione, può fare una cosa semplicissima: presentare finalmente i CIS sulle tre stazioni ferroviarie concordate da quasi un anno di Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco e poi proseguire tranquillo, almeno sul piano legale…!