L'antica saggezza ancora valida
08/May/23 15:56 Filed in: riflessioni
Una volta un saggio si trovava a confrontarsi con un laico che aveva già la testa piena di idee e che non riusciva quindi a sentire cosa questi gli stava dicendo. Allora ha ordinato un tè e ha continuato a versarlo finché non traboccasse e alla sorpresa dell'uomo rispose che quella tazza era come la sua testa e di tornare quando fosse vuota per poter accogliere nuovo contenuto.
In un'altra occasione un altro saggio in una simile occasione servì un tè freddo e chiese all'interlocutore se potesse scaldarlo versando altro tè. Cosa in realtà impossibile se prima non si vuota la tazza del tè freddo.
Ed è proprio simile a queste antiche storie Zen la situazione dell'amministrazione di Pizzo e temo non solo: è talmente piena di incompetenti tra LSU e scansafatiche vari, che eventuale nuovo personale qualificato che dovesse essere chiamato si comporterebbe come il tè caldo, finendo per rendere il tè freddo solamente un poco tiepido e per lo più finendo solo per traboccare.
La risposta per risolvere la questione è nella risposta del saggio: se prima non ci si libera di LSU e degli altri scansafatiche è inutile prendere nuovo personale qualificato, perché appena possibile se ne andrà come nella storiella.
In un'altra occasione un altro saggio in una simile occasione servì un tè freddo e chiese all'interlocutore se potesse scaldarlo versando altro tè. Cosa in realtà impossibile se prima non si vuota la tazza del tè freddo.
Ed è proprio simile a queste antiche storie Zen la situazione dell'amministrazione di Pizzo e temo non solo: è talmente piena di incompetenti tra LSU e scansafatiche vari, che eventuale nuovo personale qualificato che dovesse essere chiamato si comporterebbe come il tè caldo, finendo per rendere il tè freddo solamente un poco tiepido e per lo più finendo solo per traboccare.
La risposta per risolvere la questione è nella risposta del saggio: se prima non ci si libera di LSU e degli altri scansafatiche è inutile prendere nuovo personale qualificato, perché appena possibile se ne andrà come nella storiella.
Aspiranti sindaci apparentemente di nuovo a servizio delle 'ndrine del bitume
28/May/22 19:00 Filed in: Comune di Pizzo
Risulta davvero sconcertante di come, dopo tutta la sofferenza somministrata al territorio Vibonese dal rapporto con D'Amico e le 'ndrine del Bitume dei suoi rappresentanti, già due candidati a sindaco abbiamo gettato la maschera.
Il primo, che ha già minacciato di querelarmi per calunnia e quindi poco cambia cosa dica, è Francesco Muzzopappa di cui il Vibonese denuncia rapporti opachi con D'Amico, Solano e i loro sodali.
https://www.ilvibonese.it/cronaca/225411-stefanaconi-pizzo-voto-vibo-elezioni-solano-muzzopappa-petrol-mafie/
Il secondo, probabilmente più naïf, Emilio De Pasquale, si lancia invece, con effetti ugualmente graditi alle 'ndirne del bitume, niente pò di meno con due nuove strade a nord e a sud di Pizzo, non si capisce dove dovrebbero essere realizzate e a cosa dovrebbero servire, quando ovviamente l'unico intervento ragionevole per fluidificare il traffico a Pizzo e su tutta la Costa degli Dei, senza un particolare impatto sul territorio, sarebbe il raccordo di cui si parla sulla pagina dell'Angitola.
Per ora solo Sergio Pititto sembra non indirizzarsi, propriamente, per quella via, ma fino al 12 la possibilità di uscirsene malamente è possibile anche per lui…, vigileremo.
L'unico punto rassicurante, se anche dovessero vincere i primi due, è che i 20 milioni di euro di debito e gli LSU al comune impediranno loro di fare troppi danni.
Il primo, che ha già minacciato di querelarmi per calunnia e quindi poco cambia cosa dica, è Francesco Muzzopappa di cui il Vibonese denuncia rapporti opachi con D'Amico, Solano e i loro sodali.
https://www.ilvibonese.it/cronaca/225411-stefanaconi-pizzo-voto-vibo-elezioni-solano-muzzopappa-petrol-mafie/
Il secondo, probabilmente più naïf, Emilio De Pasquale, si lancia invece, con effetti ugualmente graditi alle 'ndirne del bitume, niente pò di meno con due nuove strade a nord e a sud di Pizzo, non si capisce dove dovrebbero essere realizzate e a cosa dovrebbero servire, quando ovviamente l'unico intervento ragionevole per fluidificare il traffico a Pizzo e su tutta la Costa degli Dei, senza un particolare impatto sul territorio, sarebbe il raccordo di cui si parla sulla pagina dell'Angitola.
Per ora solo Sergio Pititto sembra non indirizzarsi, propriamente, per quella via, ma fino al 12 la possibilità di uscirsene malamente è possibile anche per lui…, vigileremo.
L'unico punto rassicurante, se anche dovessero vincere i primi due, è che i 20 milioni di euro di debito e gli LSU al comune impediranno loro di fare troppi danni.
Elezioni di Pizzo che si avvicinano e sedi che si inaugurano
02/May/22 15:47 Filed in: Comune di Pizzo
La data delle elezioni, anche per la città di Pizzo, si avvicina ed essendosi identificate le candidature, ognuno dei candidati ha iniziato a presentare il proprio programma essenzialmente inaugurando le relative sedi provvisorie, tutte collocate, con poca fantasia, su Via Nazionale.
Praticamente tutti ignorando o trascurando le condizioni in cui saranno tenuti a lavorare, incalzati da debitori che riemergeranno come funghi qualche giorno dopo la proclamazione, e col personale composto da LSU in grado di svolgere solo lavoro di base e che probabilmente ricatteranno presto lo sventurato amministratore per avere una nuova "stabilizzazione" - qui passiamo sul fatto che i termini nuova e stabilizzazione insieme non possono stare, visto che si dovrebbe poter essere stabilizzati una sola volta, ma ovviamente si chiama con questo termine semplici, per quanto costosissimi, rinnovi -, altrimenti smetteranno pure di fare il lavoro di base lasciando il neoeletto da solo.
Del resto deve essere questo ad essere successo al commissario Reppucci che, all'arrivo, si lamentava di non poter far nulla avendo all'interno solo LSU, per poi minacciare di portare in tribunale il sottoscritto per le sue campagne per la qualificazione della classe amministrativa.
Di conseguenza, quasi pensassero di amministrare un centro della Brianza, si sono tutti lanciati nell'enunciazione di programmi, tra cui, si ammiri la fantasia!, uno dei candidati che ha proposto di fare parcheggi fuori centro e di organizzare pulmini elettrici per portare i cittadini al centro. Sappiamo bene la misera fine di tentativi precedenti, con bus gratuiti in cui c'era gente che trascorreva a bordo tutta la giornata, e con quelli a pagamento su cui ovviamente non saliva nessuno. Del resto chi è così sciocco da lasciare la macchina e prendere un mezzo che seguirà la stessa strada che si sarebbe percorsa in auto, magari in piedi, in mezzo alla gente sudata e puzzolente, sulla stessa fila che si sarebbe fatta in auto e probabilmente a costi maggiori.
Sarebbe ciò forse possibile se si potesse chiudere la strada al traffico privato, ma naturalmente questo non si fa perché la ex SS 522 prosegue dopo Pizzo e del resto sono davvero pochi i centri, anche in territori maggiormente sviluppati, ad essere riusciti a chiudere il traffico per far passare più velocemente i bus.
Naturalmente chi parla ha avuto modo di discorrere con tutti e tre i candidati, in nessun caso essendo particolarmente colpito. Vedremo nel seguito se i programmi si chiariranno e qualche candidato si impegnerà finalmente per lo sviluppo delle infrastrutture sostenibili nel Vibonese.
A tal proposito in occasione dell'inaugurazione di Pititto ho avuto modo di tenere un breve colloquio col senatore Mangialavori a cui ho esposto le problematiche relative ai CIS sottoposti dalla provincia e per cui ha dato la disponibilità a interessarsi. Vedremo.
Praticamente tutti ignorando o trascurando le condizioni in cui saranno tenuti a lavorare, incalzati da debitori che riemergeranno come funghi qualche giorno dopo la proclamazione, e col personale composto da LSU in grado di svolgere solo lavoro di base e che probabilmente ricatteranno presto lo sventurato amministratore per avere una nuova "stabilizzazione" - qui passiamo sul fatto che i termini nuova e stabilizzazione insieme non possono stare, visto che si dovrebbe poter essere stabilizzati una sola volta, ma ovviamente si chiama con questo termine semplici, per quanto costosissimi, rinnovi -, altrimenti smetteranno pure di fare il lavoro di base lasciando il neoeletto da solo.
Del resto deve essere questo ad essere successo al commissario Reppucci che, all'arrivo, si lamentava di non poter far nulla avendo all'interno solo LSU, per poi minacciare di portare in tribunale il sottoscritto per le sue campagne per la qualificazione della classe amministrativa.
Di conseguenza, quasi pensassero di amministrare un centro della Brianza, si sono tutti lanciati nell'enunciazione di programmi, tra cui, si ammiri la fantasia!, uno dei candidati che ha proposto di fare parcheggi fuori centro e di organizzare pulmini elettrici per portare i cittadini al centro. Sappiamo bene la misera fine di tentativi precedenti, con bus gratuiti in cui c'era gente che trascorreva a bordo tutta la giornata, e con quelli a pagamento su cui ovviamente non saliva nessuno. Del resto chi è così sciocco da lasciare la macchina e prendere un mezzo che seguirà la stessa strada che si sarebbe percorsa in auto, magari in piedi, in mezzo alla gente sudata e puzzolente, sulla stessa fila che si sarebbe fatta in auto e probabilmente a costi maggiori.
Sarebbe ciò forse possibile se si potesse chiudere la strada al traffico privato, ma naturalmente questo non si fa perché la ex SS 522 prosegue dopo Pizzo e del resto sono davvero pochi i centri, anche in territori maggiormente sviluppati, ad essere riusciti a chiudere il traffico per far passare più velocemente i bus.
Naturalmente chi parla ha avuto modo di discorrere con tutti e tre i candidati, in nessun caso essendo particolarmente colpito. Vedremo nel seguito se i programmi si chiariranno e qualche candidato si impegnerà finalmente per lo sviluppo delle infrastrutture sostenibili nel Vibonese.
A tal proposito in occasione dell'inaugurazione di Pititto ho avuto modo di tenere un breve colloquio col senatore Mangialavori a cui ho esposto le problematiche relative ai CIS sottoposti dalla provincia e per cui ha dato la disponibilità a interessarsi. Vedremo.
Perché il populismo e il totalitarismo sono inscindibili
03/May/21 09:39 Filed in: riflessioni
Da alcuni anni si è diffusa una politica definita populista basata sull'equivalenza delle opinioni, e quindi il prevalere di una sulle altre basato sul consenso che riceve. Magari like su Facebook o inviti a trasmissioni televisive.
Così dire di un omosessuale che è malato, oppure che pecca con Dio, o che è una cosa vergognosa averlo come figlio, sono affermazioni essenzialmente stupide che potrebbero essere lasciate là.
Purtroppo però, secondo la dottrina populista, diventano vere in virtù del fatto che se un'affermazione riceve più like di un altra è più vera di essa. E ciò naturalmente presenta un problema per il gay che non condivide questa verità e che sente quindi il bisogno di una tutela.
Ma quale può essere l'unica forma di tutela in un ambiente così determinato, ma naturalmente la magistratura, e quindi si invoca la legge Zan, così chi dovesse sostenere tali opinioni sarebbe chiaro a tutti che sbaglia, tanto da finire inquisito e magari in carcere!
Ma cosa fare quando un governo sceglie esperti appositi per sostenere che una ferrovia come la Tav sia inquinante e faccia perdere i soldi per accise e pedaggi, oppure se qualcuno sostiene che per sviluppare la Calabria occorra continuare a buttare soldi per le strade, o che queste siano infrastrutture sostenibili tanto da dover essere inserite nel PNRR, a detta di Enrico Giovannini, o ancora che sia possibile risanare i comuni in dissesto riempiendoli di LSU a fini assistenziali? O sostenere che col reddito di cittadinanza o con quota 100 si creino nuovi posti di lavoro?
O ancora riscontrare che Salvatore Solano sia stato eletto su impulso del cugino mafioso costruttore di strade auspicando che gli desse gli appalti in cambio, ma proclamare ogni volta che lo si cita che non è inquisito, quasi che il fatto che non lo sia significhi che non abbia fatto nulla di male!
Infatti anche ciascuna di queste opinioni accoglie regolarmente numerosissimi like, condivisioni e interventi televisivi e quindi deve essere vera.
Ma ognuno può trovare un'infinità di comportamento sbagliati e potenzialmente dannosi, ma non illegali.
Ovviamente per ora tutte queste opinioni si limitano a coesistere senza far particolari danni, essenzialmente per l'abbondanza dei fondi Europei che non rende ciascuna di queste posizioni particolarmente dannosa per altri.
Ma prima o poi il paese dei balocchi finirà, sia questo per un improvviso picco di inflazione che porterà una restrizione monetaria o chissà quale altro cigno nero che si presenterà nel futuro, e allora ci sarà un problema con l'etica populista, perché nessuna posizione saggia in grado di risolvere i problemi gravissimi che si presenteranno riceve mai molto apprezzamento.
A suo tempo Platone aveva proposto un'ottima metodologia per stabilire quale di due posizioni fosse migliore, mediante il confronto dialettico in quanto la peggiore necessariamente presenta della contraddizioni.
Ma tale metodo aveva un senso perché tutti i partecipanti ai confronti avevano un vocabolario e una semantica comuni: ciascuno intendeva con la parola vaso lo stesso oggetto, e così per cavalli, re o contadini.
Il problema del populismo è che invece anche la semantica per le parole è soggetta alla politica del consenso: così vale lo stesso dire che la sostenibilità ambientale è garantita da politiche che portino a minimizzare il consumo di nuove risorse, oppure che lo sia fare strade. Anzi questa seconda posizione è addirittura più vera perché riceve molti più 👍 dell'altra.
E allora come si farà a risolvere i problemi che si presenteranno a quel tempo se non con l'uomo forte e con la riduzione delle libertà costituzionali?
Così dire di un omosessuale che è malato, oppure che pecca con Dio, o che è una cosa vergognosa averlo come figlio, sono affermazioni essenzialmente stupide che potrebbero essere lasciate là.
Purtroppo però, secondo la dottrina populista, diventano vere in virtù del fatto che se un'affermazione riceve più like di un altra è più vera di essa. E ciò naturalmente presenta un problema per il gay che non condivide questa verità e che sente quindi il bisogno di una tutela.
Ma quale può essere l'unica forma di tutela in un ambiente così determinato, ma naturalmente la magistratura, e quindi si invoca la legge Zan, così chi dovesse sostenere tali opinioni sarebbe chiaro a tutti che sbaglia, tanto da finire inquisito e magari in carcere!
Ma cosa fare quando un governo sceglie esperti appositi per sostenere che una ferrovia come la Tav sia inquinante e faccia perdere i soldi per accise e pedaggi, oppure se qualcuno sostiene che per sviluppare la Calabria occorra continuare a buttare soldi per le strade, o che queste siano infrastrutture sostenibili tanto da dover essere inserite nel PNRR, a detta di Enrico Giovannini, o ancora che sia possibile risanare i comuni in dissesto riempiendoli di LSU a fini assistenziali? O sostenere che col reddito di cittadinanza o con quota 100 si creino nuovi posti di lavoro?
O ancora riscontrare che Salvatore Solano sia stato eletto su impulso del cugino mafioso costruttore di strade auspicando che gli desse gli appalti in cambio, ma proclamare ogni volta che lo si cita che non è inquisito, quasi che il fatto che non lo sia significhi che non abbia fatto nulla di male!
Infatti anche ciascuna di queste opinioni accoglie regolarmente numerosissimi like, condivisioni e interventi televisivi e quindi deve essere vera.
Ma ognuno può trovare un'infinità di comportamento sbagliati e potenzialmente dannosi, ma non illegali.
Ovviamente per ora tutte queste opinioni si limitano a coesistere senza far particolari danni, essenzialmente per l'abbondanza dei fondi Europei che non rende ciascuna di queste posizioni particolarmente dannosa per altri.
Ma prima o poi il paese dei balocchi finirà, sia questo per un improvviso picco di inflazione che porterà una restrizione monetaria o chissà quale altro cigno nero che si presenterà nel futuro, e allora ci sarà un problema con l'etica populista, perché nessuna posizione saggia in grado di risolvere i problemi gravissimi che si presenteranno riceve mai molto apprezzamento.
A suo tempo Platone aveva proposto un'ottima metodologia per stabilire quale di due posizioni fosse migliore, mediante il confronto dialettico in quanto la peggiore necessariamente presenta della contraddizioni.
Ma tale metodo aveva un senso perché tutti i partecipanti ai confronti avevano un vocabolario e una semantica comuni: ciascuno intendeva con la parola vaso lo stesso oggetto, e così per cavalli, re o contadini.
Il problema del populismo è che invece anche la semantica per le parole è soggetta alla politica del consenso: così vale lo stesso dire che la sostenibilità ambientale è garantita da politiche che portino a minimizzare il consumo di nuove risorse, oppure che lo sia fare strade. Anzi questa seconda posizione è addirittura più vera perché riceve molti più 👍 dell'altra.
E allora come si farà a risolvere i problemi che si presenteranno a quel tempo se non con l'uomo forte e con la riduzione delle libertà costituzionali?
Perché è vano accapigliarsi sui soldi del Recovery che dovrebbero arrivare in Calabria
21/Apr/21 09:07 Filed in: infomazioni
In vista dell'erogazione di fondi per il prossimo Recovery Fund si affastellano pittoresche rivendicazioni sulla percentuale dei fondi che dovrebbero arrivare al sud, e quindi in Calabria, tra il 40%, il 70% o tutto il cucuzzaro.
Quasi che il problema dello sviluppo delle Calabria fosse l'assenza di fondi e non delle competenze utili per spenderli!
Ma siccome tutti gli incompetenti, tra LSU, LPU, tirocinanti, praticanti ed… elfi di Babbo Natale che infestano regioni, province e comuni tengono famiglia, ecco che si tiene questo argomento fuori da ogni considerazione, quasi fosse un vampiro al centro della stanza che tutti ignorano mentre succhia il sangue delle vittime.
Eppure sappiamo tutti come amministrazioni competenti sarebbero essenziali per scrivere i progetti, informatizzare ed efficentare le amministrazioni e così dare servizi adeguati alla cittadinanza.
Sappiamo anche come, parlando di altro, questi problemi non saranno tuttavia mai risolti, né essere sulla via di soluzione.
E le soluzioni tra affidare gli appalti a parenti e amici, oppure far circolare treni turistici su linee ferroviarie senza stazioni, ovviamente non fanno altro che peggiorare la situazione, quasi un pezza peggiore del buco.
Quasi che il problema dello sviluppo delle Calabria fosse l'assenza di fondi e non delle competenze utili per spenderli!
Ma siccome tutti gli incompetenti, tra LSU, LPU, tirocinanti, praticanti ed… elfi di Babbo Natale che infestano regioni, province e comuni tengono famiglia, ecco che si tiene questo argomento fuori da ogni considerazione, quasi fosse un vampiro al centro della stanza che tutti ignorano mentre succhia il sangue delle vittime.
Eppure sappiamo tutti come amministrazioni competenti sarebbero essenziali per scrivere i progetti, informatizzare ed efficentare le amministrazioni e così dare servizi adeguati alla cittadinanza.
Sappiamo anche come, parlando di altro, questi problemi non saranno tuttavia mai risolti, né essere sulla via di soluzione.
E le soluzioni tra affidare gli appalti a parenti e amici, oppure far circolare treni turistici su linee ferroviarie senza stazioni, ovviamente non fanno altro che peggiorare la situazione, quasi un pezza peggiore del buco.
Possibilità e criticità per lo sviluppo della Calabria: nuovo comunicato stampa
16/Feb/21 09:07 Filed in: Comunicati Stampa
E' stato sottoposto ai media un nuovo Comunicato Stampa per riassumere le esperienze di questo progetto e le criticità incontrate, qui viene riportato il relativo testo:
La Calabria gode di attrazioni naturali di qualità eccellente, ma non é tra i territori maggiormente apprezzati dal grande pubblico. Così è di solito visitata solo da emigranti di ritorno o loro figli, che assai spesso risiedono nella loro casa privata con ricadute limitatissime sull’economia regionale.
Il progetto al sito http://pizzomarinellafs.inarrivo.net presenta in effetti un numero di interventi in grado di sviluppare per prima la provincia Vibonese e quindi sovvertire la situazione.
Così che possa essere di esempio per le altre province, già ora molto più sviluppate di essa. Il progetto, sin da quando é stato lanciato 4 anni fa, ha raccolto notevole interesse in numerosi ambiti, sempre risultando tuttavia in un nulla di fatto.
Notevoli tra questi la promessa dell’assessore Roberto Musmanno, della passata amministrazione regionale, che aveva a disposizione i fondi ex Por 2007-13, non spesi in quel periodo, e aveva promesso di dedicarli a nuove stazioni tra cui quella a Pizzo Marinella , per poi tuttavia farne nulla e preferendo far tornare i fondi indietro per la seconda volta.
Più recente l’esperienza con il sindaco di Pizzo Antonio Reppucci che, la prima volta che sono andato a trovarlo subito dopo la nomina. A quel tempo mi aveva detto che non avrebbe potuto fare nulla perché circondato da LSU.
Successivamente è invece progressivamente passato a difenderli e bloccarmi su Facebook per giungere a rifiutare di parlare se ero presente nel programma Articolo 21 di Lino Polimeni su CalabriaTV che lo aveva messo a confronto con il sottoscritto, se non davanti un tribunale.
Ancora più particolare l’esperienza con Salvatore Solano, presidente della provincia di Vibo Valentia, con cui per cinque mesi ho avuto contatti frequenti di persona e telefonici nel 2020. In quel tempo ho anche esaminato e partecipato alla revisione dei progetti relativi dell’ufficio tecnico provinciale. Così ho fatto un’ispezione sulle postazioni delle future prime tre stazioni: Pizzo Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco, che avrebbero dovuto essere sottoposte ai CIS per il finanziamento , col consigliere Antonio Carchedi.
Al termine di questo periodo, a fronte dei miei solleciti, il presidente ha finalmente dichiarato che non ne avrebbe fatto nulla e si sarebbe limitato a definire le vie tematiche: praticamente qualche cartello davanti gli esercizi commerciali partecipanti, e di rivolgermi piuttosto in regione. L’unica iniziativa “strutturale” messa in atto appunto dall’amministrazione regionale, l’apposizione della targa alla memoria di Jole Santelli, si presenta come un’iniziativa speculare.
Seguendo Shakespeare, ciò mi ha fatto riflettere se ci fosse un metodo in questa pazzia. E in effetti ho individuato un elemento comune: il fatto che tutte le amministrazioni locali Calabresi siano composte quasi esclusivamente di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). SI tratta questo essenzialmente di personale assunto per motivi assistenziali, se non clientelari e come voto di scambio politico-mafioso da amministratori infedeli del passato. Ciò è stato fatto piuttosto di reclutare maestranze competenti mediante concorsi. Personale che non è ovviamente in grado di scrivere i progetti necessari; al comune di Pizzo ce ne sono 41, ma altrove la situazione non dovrebbe essere molto diversa, considerando che nel complesso della Calabria ce ne sono ben 70000! E sappiamo oramai da anni che se non si scrivono almeno progetti preliminari, non c’é alcuna possibilità di ricevere finanziamenti, tanto nazionali, che europei, compresi i prossimi del Recovery Fund. Ciò almeno da quando i due milioni dedicati alla tangenziale di Vibo, in assenza di un progetto operativo esistente, sono stati piuttosto destinati a premi per il personale comunale e a nulla per l’infrastruttura.
La cosa peraltro paradossale é che gli interventi che potrebbero essere realizzati grazie a maestranze qualificate potrebbero dare lavoro a decine di volte gli LSU ora nelle amministrazioni locali in nero. Mentre la loro presenza ne impedisce la realizzazione. Un esempio è il porto all’Angitola. A ciò si aggiunge che i lavori propri del personale poco qualificato, come ad esempio la cura del verde, non li svolge nessuno e i giardini vengono lasciati in mano ai piromani.
Il gruppo Facebook dedicato all’iniziativa presenta le ultime novità in aggiunta al blog.
Sono naturalmente a disposizione per ulteriore informazioni e per eventualmente partecipare a un’intervista.
La Calabria gode di attrazioni naturali di qualità eccellente, ma non é tra i territori maggiormente apprezzati dal grande pubblico. Così è di solito visitata solo da emigranti di ritorno o loro figli, che assai spesso risiedono nella loro casa privata con ricadute limitatissime sull’economia regionale.
Il progetto al sito http://pizzomarinellafs.inarrivo.net presenta in effetti un numero di interventi in grado di sviluppare per prima la provincia Vibonese e quindi sovvertire la situazione.
Così che possa essere di esempio per le altre province, già ora molto più sviluppate di essa. Il progetto, sin da quando é stato lanciato 4 anni fa, ha raccolto notevole interesse in numerosi ambiti, sempre risultando tuttavia in un nulla di fatto.
Notevoli tra questi la promessa dell’assessore Roberto Musmanno, della passata amministrazione regionale, che aveva a disposizione i fondi ex Por 2007-13, non spesi in quel periodo, e aveva promesso di dedicarli a nuove stazioni tra cui quella a Pizzo Marinella , per poi tuttavia farne nulla e preferendo far tornare i fondi indietro per la seconda volta.
Più recente l’esperienza con il sindaco di Pizzo Antonio Reppucci che, la prima volta che sono andato a trovarlo subito dopo la nomina. A quel tempo mi aveva detto che non avrebbe potuto fare nulla perché circondato da LSU.
Successivamente è invece progressivamente passato a difenderli e bloccarmi su Facebook per giungere a rifiutare di parlare se ero presente nel programma Articolo 21 di Lino Polimeni su CalabriaTV che lo aveva messo a confronto con il sottoscritto, se non davanti un tribunale.
Ancora più particolare l’esperienza con Salvatore Solano, presidente della provincia di Vibo Valentia, con cui per cinque mesi ho avuto contatti frequenti di persona e telefonici nel 2020. In quel tempo ho anche esaminato e partecipato alla revisione dei progetti relativi dell’ufficio tecnico provinciale. Così ho fatto un’ispezione sulle postazioni delle future prime tre stazioni: Pizzo Angitola, Pizzo Marinella e Pizzo San Francesco, che avrebbero dovuto essere sottoposte ai CIS per il finanziamento , col consigliere Antonio Carchedi.
Al termine di questo periodo, a fronte dei miei solleciti, il presidente ha finalmente dichiarato che non ne avrebbe fatto nulla e si sarebbe limitato a definire le vie tematiche: praticamente qualche cartello davanti gli esercizi commerciali partecipanti, e di rivolgermi piuttosto in regione. L’unica iniziativa “strutturale” messa in atto appunto dall’amministrazione regionale, l’apposizione della targa alla memoria di Jole Santelli, si presenta come un’iniziativa speculare.
Seguendo Shakespeare, ciò mi ha fatto riflettere se ci fosse un metodo in questa pazzia. E in effetti ho individuato un elemento comune: il fatto che tutte le amministrazioni locali Calabresi siano composte quasi esclusivamente di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). SI tratta questo essenzialmente di personale assunto per motivi assistenziali, se non clientelari e come voto di scambio politico-mafioso da amministratori infedeli del passato. Ciò è stato fatto piuttosto di reclutare maestranze competenti mediante concorsi. Personale che non è ovviamente in grado di scrivere i progetti necessari; al comune di Pizzo ce ne sono 41, ma altrove la situazione non dovrebbe essere molto diversa, considerando che nel complesso della Calabria ce ne sono ben 70000! E sappiamo oramai da anni che se non si scrivono almeno progetti preliminari, non c’é alcuna possibilità di ricevere finanziamenti, tanto nazionali, che europei, compresi i prossimi del Recovery Fund. Ciò almeno da quando i due milioni dedicati alla tangenziale di Vibo, in assenza di un progetto operativo esistente, sono stati piuttosto destinati a premi per il personale comunale e a nulla per l’infrastruttura.
La cosa peraltro paradossale é che gli interventi che potrebbero essere realizzati grazie a maestranze qualificate potrebbero dare lavoro a decine di volte gli LSU ora nelle amministrazioni locali in nero. Mentre la loro presenza ne impedisce la realizzazione. Un esempio è il porto all’Angitola. A ciò si aggiunge che i lavori propri del personale poco qualificato, come ad esempio la cura del verde, non li svolge nessuno e i giardini vengono lasciati in mano ai piromani.
Il gruppo Facebook dedicato all’iniziativa presenta le ultime novità in aggiunta al blog.
Sono naturalmente a disposizione per ulteriore informazioni e per eventualmente partecipare a un’intervista.
La nuova petizione per dotare le amministrazioni locali di maestranze competenti
17/Jan/21 10:42 Filed in: Petizioni
Presento la nuova petizione per dotare le amministrazioni del sud di maestranze qualificate e competenti.
Per i concorsi nelle amministrazioni locali del sud e la rimozione degli LSU
Nel corso degli anni le amministrazioni locali del sud sono state riempite in modo clientelare, probabilmente in cambio di voti, di personale tra le fasce più deboli senza alcun concorso. Piano piano per una serie di condizioni, hanno formato il complesso del personale, solo in Calabria con 70000 membri, pirata do al blocco economico, sociale e formativo della Calabria e al conseguente ulteriore ritardo rispetto il resto del paese. Questa petizione ha l’obiettivo di inaugurare una stagione di concorsi e nel contemplo bloccare il condono tombale che si appresta a fare sul tema il governo attuale in sfregio all’articolo 97 della costituzione.
Per i concorsi nelle amministrazioni locali del sud e la rimozione degli LSU
Nel corso degli anni le amministrazioni locali del sud sono state riempite in modo clientelare, probabilmente in cambio di voti, di personale tra le fasce più deboli senza alcun concorso. Piano piano per una serie di condizioni, hanno formato il complesso del personale, solo in Calabria con 70000 membri, pirata do al blocco economico, sociale e formativo della Calabria e al conseguente ulteriore ritardo rispetto il resto del paese. Questa petizione ha l’obiettivo di inaugurare una stagione di concorsi e nel contemplo bloccare il condono tombale che si appresta a fare sul tema il governo attuale in sfregio all’articolo 97 della costituzione.