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PNRR | Il Blog degli interventi sul progetto

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Il 40% del PNRR al sud: o no?

Numerosi politici, a partire dalla Carfagna, annunciano a pieni titoli che hanno riservato il 40% delle risorse del PNRR al sud, quindi prevedibilmente anche alla Calabria. Tuttavia ancora non ha compreso nessuno come il problema che ferma lo sviluppo Calabrese non è l'assenza di fondi, probabilmente anche troppi, visto che regolarmente tornano indietro quasi tutti, ma l'assenza piuttosto di competenze dovuta alla progressiva dequalificazione della classe amministrativa mediante la sua precarizzazione assistenziale e clientelare. Cosa che ha portato i comuni a non riuscire a scrivere progetti per la riparazione di un depuratore, o a realizzare il computo metrico per l'abbattimento di un abuso, come a Pizzo!
Come tutti i fondi, essi saranno erogati a fronte della sottomissione di progetti che ne documentino l'utilizzo, ma dato che nessuno è in grado di scrivere i progetti, e nessuno al governo ha fatto nulla per mutare la situazione, è altamente prevedibile che tutti i fondi destinati non saranno spesi e torneranno quindi indietro.

Il tutto nella perplessità della gente del nord che si domanderà cosa sia successo e convocherà riunioni stampa strettamente tra gente del nord e magari qualche meridionalista che attribuirà il problema a
Garibaldi e Mazzini.

La lettera al presidente Draghi

Spett. Presidente Draghi,

le scrivo attonito riguardo le ultime notizie riguardo l’allocazione delle risorse per il trasporto sostenibile del PNRR al sud e specialmente in Calabria.

Si decide di realizzare una terza linea Tirrenica, che si va ad aggiungere alle due già presenti che attraversano la provincia Vibonese senza fermarsi e dare servizio, quando già ora il servizio ferroviario è relativamente efficiente per i passeggeri attuali in partenza da Reggio o Lamezia , che spesso nemmeno prendono i treni più veloci per ragioni di costo, ma il cui problema è piuttosto raggiungere le località vicine.

Al contrario il settore Jonico ancora presenta una linea a un singolo binario a diesel che si arresta a Sibari senza poter collegarsi con la rete Adratica, e appunto le linee che già ora attraversano la provincia Vibonese non fermano che praticamente solo a Tropea.

Il progetto a
http://pizzomarinellafs.inarrivo.net presenta un progetto di sviluppo sia per il settore Vibonese che per quello Jonico, che purtroppo non può essere portato a termine su impulso locale per il disinteresse e incompetenza della classe amministrativa Calabrese, essenzialmente composta da LSU e di collusi con le lobby dei pullman, bitume e petrolio.

Davvero basito ascolto perciò le notizie per le quali le risorse per le infrastrutture sostenibili potranno essere dedicati a strade!

A parte che prima con la Fiat, poi con le lobby dei petroli e del bitume più o meno mafiose, sono decenni che non ci si occupa di altro se non di strade, ma poi cosa hanno a che fare camion, pullman e auto con la diminuzione del consumo dei combustibili fossili in vista del superamento del consumo dei combustibili fossili nel 2050?

Ciò ovviamente a meno che non si condivida l’opinione di Marco Ponti e Danilo Tonielli per i quali andavano prioritariamente salvaguardati i soldi per accise e pedaggi…!

Cordiali Saluti,

p.s naturalmente sono a disposizione per qualsiasi riscontro che sia in grado di fornire.

Fabrizio Bartolomucci
fbartolom@postecert.it

Le critiche sul PNRR di Voce Patriota

PNRR simile a versione precedente, criticità permangono.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, diffuso domenica 25 aprile dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, non si discosta dalla versione precedente e le criticità su alcuni settori permangono.

Un'altra voce in dissenso sulla stesura miope del PNRR.

Siamo sicuri che l'AV Salerno Reggio Calabria sia un'occasione di sviluppo per la Calabria?

Si va profilando per la Calabria come unico intervento nel settore ferroviario l'alta velocità Salerno-Reggio Calabria, e parlamentari sostengono che dove arriva l'alta velocità si verifica un potente effetto sullo sviluppo.
Vero, ma questo perché le precedenti alte velocità andavano a collegare zone
già da prima molto sviluppate come Napoli, Roma e la pianura padana fino a Milano.
Siamo sicuri che questo varrà anche quando porterà turisti e impresari diretti al traghetto per la Sicilia, o forse addirittura a Messina, se si farà anche il
ponte, così saltando a piè pari tutta la Calabria e il suo sottosviluppo?!
O non sarà piuttosto un'ulteriore perdita di centralità per la Calabria in assenza di sviluppo delle infrastrutture di supporto come quelle di
questo sito, o forse si immagina che la gente arrivi in due ore a Lamezia, scende e poi vada alla ricerca di un taxi on un NCC per andare a Pizzo o in ogni altra località della Costa degli Dei o del Vibonese, a parte la solita Tropea?! O non piuttosto semplicemente si guardi intorno sconcertato per rimanere sul treno e dirigersi senz'altro in Sicilia.
E immaginiamo ciò non vari drasticamente per altri centri dove l'AV non fermerà e in cui nemmeno sono presenti mezzi che dalle stazioni di AV portino nelle località turistiche.
Questo purtroppo avviene perché a decidere cosa serve al Sud è il Nord, e perché il sud riesce a pensare solo a sussidi e riparazioni di strade, non potendo quindi dare il suo contributo fattivo per indicare le sue proprie necessità per lo sviluppo.
Questo processo ricorda molto da vicino il
femminismo degli uomini che vogliono stabilire autonomamente cosa sia giusto per le donne.

Molto più ragionevole sarebbe stato peraltro realizzare la linea AV sul
versante Jonico, come peraltro dettagliato qui nella pagina degli altri interventi, dove è attualmente presente solo una linea a Diesel a singolo binario e assente il collegamento con la Puglia.

Ma questi sanno solo lavorare su quello che già c'è per far passare
la terza ferrovia per il Vibonese, che, come le altre, non ci si fermerà.

La sostenibilità ambientale

Siccome il tema della sostenibilità ambientale viene spesso sollevato senza avere chiaro cosa sia, e soprattutto non sia, forse è opportuno un pochino parlarne.

Per
sostenibilità, come dice la parola, si intende che un processo si svolga senza consumo regolare di risorse non facilmente rimpiazzabili, quasi che fosse possibile gestirlo in una bolla o su un altro pianeta.

Ad esempio se si fa raccolta dei rifiuti non differenziata che finisce in
discarica è ovvio come il nostro comportamento non sia sostenibile, in quanto se avremo la necessità delle stesse cose ora in discarica, ci sarà bisogno di produrle con nuove materie prime.
Ciò si differenzia drasticamente dalla raccolta differenziata spinta, ad esempio alla
Apple per lo smaltimento dei loro dispositivi, dove il nuovo prodotto praticamente utilizza per la quasi totalità le materie prime di quello vecchio.

Nel campo della
mobilità si applica un simile ragionamento, per quanto qui occorre parlare di disposizioni sostenibili, in quanto non è così evidente se utilizzare auto elettriche o persino treni sia sostenibile.
Ovviamente se non è disponibile una tecnologia di riciclo delle batterie e l'elettricità si produce col carbone, col metano o col gasolio, è ovvio che non stiamo implementando una grande sostenibilità!
Per questo la sostenibilità va intesa in senso progressivo e in forma di condizioni
abilitanti e abilitate.

In particolare non ritengo accettabile che la
sostenibilità debba essere intesa in senso pervasivo, tanto da includere cose, per quanto utili, che sostenibili non sono.
Nel passato i bruciatori di rifiuti sono stati finanziati come sostenibili, ma ancora ora c'è chi da palchi così disparati come
la provincia di Vibo e il MIT di Enrico Giovannini, comprende le strade tra le infrastrutture sostenibili, perché servono per raggiungere le zone interne.

Sorprendente peraltro che entrambi non riescano a vedere
modalità sostenibili alternative alle strade per raggiungere le zone interne, quanto di meno sostenibile esiste in termine di bitume per la pavimentazione e di carburante e pneumatici per i mezzi che le percorrono, per raggiungere i centri in quota con funicolari e funivie.

Il confronto a CalabriaNews24 con Francesco Artusa

Il video del confronto del sottoscritto con Francesco Artusa a cura di Paola Chiodi riguardo le infrastrutture sostenibili in cui si cerca di dimostrare che le strade lo siano.
Noterete anche la curiosa obiezione incrociata per cui mi si dice da una parte che penso solo alla zona costiera, come se non bastasse per attirare finalmente turismo nel territorio, ma mi si contesta anche perché ho inserito progetti, a dir sua, impossibili per raggiungere l'interno.
Obiezioni, come spesso accade, del tutto pretestuose, visto che è chiarissimo in tutte le pagine del sito a partire da quella sullo
schema di realizzazione come gli interventi siano progressivi e non da fare necessariamente tutti insieme. Ma tant'è, se il lupo vuole mangiare l'agnello, gli rimprovera pure di sporcagli l'acqua del ruscello da valle…

Calabrianews24infrastrutture

Perché il tempo della pandemia non andrebbe sprecato, se ci fossero maestranze in grado di farlo

L'attuale pandemia di Covid-19, come ha fatto con molte altre cose ancora più drammatiche, ha anche reso la posizione di chi favorisce il trasporto privato su gomma rispetto quello pubblico su ferro ancora più forte di prima. Se non altro perché in auto si viaggia da soli o con i propri familiari, e quindi hanno sempre avuto ragione gli amministratori a spendere tutti i soldi per le strade, per quanto con gli effetti che vediamo, tanto che dovrebbero essere rimesse a posto di nuovo per la maggior parte? Sbagliato!
Intanto perché è prevedibile che la pandemia non duri per sempre e poi perché un tempo così lungo potrebbe essere utilmente utilizzato per pianificare e mettere a terra le infrastrutture, perché siano pronte per la ripartenza.
Perché questo non accada al
sud lo sappiamo: amministrazioni in dissesto piene di LSU che non possono scrivere i progetti o fare quasi ogni altra cosa e nemmeno che hanno i soldi per farseli scrivere da progettisti privati, anche se ne avessero la volontà politica.

Communications with Olivier Silla Head of Unit B2 -Transport Investment, European Commission DG Mobility and transport



I am happy to share a brief communication with:

EU
Olivier Silla
Head of Unit B2 -Transport Investment
European Commission DG Mobility and transport

I shall share possible new communications,

this is my original email:

"
Subject: Infrastructures in the south of Italy
Dear Sirs,
I appreciate the commission’s supports for the development of sustainable mobility, notwithstanding the south of Italy only cares about roads, cablecar, and camion while railways are stuck for decades, and this even if projects like those at http://pizzomarinellafs.inarrivo.net are there and well known.

It would be therefore great if you took a more active stance to convince governors in Italy to stop wasting money into enterprises doomed to turn to nothing, if the objective of decarbonisation is to be taken seriously.

Thanks for your attention
"

Mr. Silla's answer:
"
Dear Mr Bartolomucci,
 
Thank you very much for your e-mail, your interest in the transport policy and your attention to the development of a more sustainable transport sector.
 
In the new financial framework 2021-2027, our sector will face new challenges and important efforts will be required to all actors involved. In this framework, the EU programmes proposed by the Commission will play a key role to support public and private stakeholders towards a sustainable transition and achieving the 2050 climate goals outlined in the European Green Deal communication.
 
Please rest assured that the Commission will continue to support Member States for sustainable transport investments. In particular, programmes such as the Recovery and Resilience Facility (RRF) and the Connecting Europe Facility (CEF) aim at strongly contributing to climate objectives leading to an important shift of paradigm for the transport sector privileging sustainable transport modes and in particular railway transport.   
 
Kind regards
 
Olivier Silla
Head of Unit B2 -Transport Investment
 
sconosciuto
 
 
European Commission DG Mobility and transport
Rue De Mot 28 1040 Brussels Tel: +32.2.296.65.97"

My further answer:


"Dear Mr. Olivier,

the only major problem is that, in order to collect those funds, local administrations should write formal projects for what it is needed in their territories. But this a very steep path, given the staff in those, especially in Calabria, needing most those infrastructures, is entirely composed of so called LSU’s (socially useful workers) possessing no skills, but to dumbly follow strict procedures and collect the end of month wage.
This is composed by the fact all administrators in Calabria, notwithstanding the European Green Deal and such, insist in spending their money for roads, perhaps in order to finance their friends and kinsmen, by giving each slice to a particular family.
Occasionally judges get interested in cousins of governors providing for the material to build roads. Most recently that happened in Vibo Valentia with the cousin of presidente Salvatore Solano, that still insists in wanting to build road and ignore railways.
This most probably happens because it is very hard to get bribes or political support from railway infrastructures respect to roads.
This is particularly dangerous as ‘Ndrangheta’s mouth is already watering for those funds, if they succeed in routing them to roads, perhaps hinting to the fact they shall be used by electric cars.
So I would suggest you to be careful about what this money is given for, we do not need a big resurgence of Mafia in Italy, thanks to Europe, as we had in the ‘50s thanks to USA!

Best regards
"

Perché è vano accapigliarsi sui soldi del Recovery che dovrebbero arrivare in Calabria

In vista dell'erogazione di fondi per il prossimo Recovery Fund si affastellano pittoresche rivendicazioni sulla percentuale dei fondi che dovrebbero arrivare al sud, e quindi in Calabria, tra il 40%, il 70% o tutto il cucuzzaro.
Quasi che il problema dello sviluppo delle Calabria fosse l'assenza di fondi e non delle competenze utili per spenderli!
Ma siccome tutti gli incompetenti, tra
LSU, LPU, tirocinanti, praticanti ed… elfi di Babbo Natale che infestano regioni, province e comuni tengono famiglia, ecco che si tiene questo argomento fuori da ogni considerazione, quasi fosse un vampiro al centro della stanza che tutti ignorano mentre succhia il sangue delle vittime.
Eppure sappiamo tutti come amministrazioni competenti sarebbero essenziali per scrivere i progetti, informatizzare ed efficentare le amministrazioni e così dare servizi adeguati alla cittadinanza.
Sappiamo anche come, parlando di altro, questi problemi non saranno tuttavia mai risolti, né essere sulla via di soluzione.
E le soluzioni tra affidare gli appalti a parenti e amici, oppure far circolare treni turistici su linee ferroviarie senza stazioni, ovviamente non fanno altro che peggiorare la situazione, quasi un pezza peggiore del buco.

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